"È di qualche giorno fa - precisamente del 22 aprile scorso - la notizia apparsa su alcune testate locali in merito alla sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari il 21 aprile, nel corso del procedimento penale che vedeva imputate circa venti persone appartenenti all’ASP di Cosenza – sede di Rossano - accusate, a vario titolo, di allontanarsi sistematicamente dal posto di lavoro per svolgere incombenze private (cd. Furbetti del cartellino). L’indagine condotta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, guidata all’epoca dal comandante Francesco Coppola, portò, nell’anno 2016, all’applicazione di misure cautelari per la gran parte del personale, dirigenziale e non, dell’Azienda Sanitaria.

Sebbene possa condividersi la scelta editoriale di non indicare (nel corpo dell’articolo) il nominativo di chi abbia riportato condanna da parte del Tribunale, anche solo per le giuste ragioni garantistiche (trattandosi di una sentenza di primo grado) che spingono alla cautela, non altrettanto condivisibile appare la mancata indicazione di chi, come il Dirigente veterinario dell’ASP Cosenza – sede di Rossano – Dott. L. Antonio Salatino abbia, invece, ottenuto dalla sentenza, l’assoluzione piena dopo anni di calvario giudiziario e gogna mediatica. Riportare la semplice notizia che la sentenza emessa all’esito del processo di primo grado contenga una valanga di assoluzioni e, qualche condanna, non ripaga chi, come il Dott. Salatino, per anni, è stato indicato, anche dalla stampa, come un “furbetto del cartellino”. Inutile dire che, specie in piccole comunità come la nostra, la gogna mediatica, nel gettare un’onta di discredito su chi la subisce, pesa più di una condanna penale.

È per questo motivo che vi chiediamo di riportare con la stessa enfasi usata quando si trattò di parlare dell'emissione di una misura cautelare nei confronti del Dott. Salatino (così come degli altri soggetti raggiunti nella primavera del 2016 dall’ordinanza di custodia cautelare) anche la notizia che lo stesso sia stato assolto da ogni accusa nel processo penale, svoltosi alla conclusione di un'indagine che ha seguito sin da subito un’errata direttrice; non era, infatti, stato preso in considerazione il fatto che il Dott. Salatino - Dirigente Responsabile, tra l'altro, del canile sanitario e della lotta al randagismo per tutto il distretto Jonio Sud - svolgesse un lavoro di intervento sul territorio e non già un lavoro d'ufficio.

A conferma della totale estraneità ai fatti del Salatino anche l’ulteriore ed ampio proscioglimento già ottenuto dallo stesso Dirigente in sede erariale, ove era stato chiamato a risarcire il relativo danno erariale, asseritamente arrecato alle casse dell’ASP; in data 17/12/2020, infatti, la Corte dei Conti – in linea con l'attuale sentenza del Tribunale di Castrovillari - ha, non solo rigettato totalmente gli addebiti mossi dalla Procura erariale contro il Dott. Salatino per gli stessi fatti, ma ha persino condannato l'ASP al pagamento delle spese processuali nei confronti di quest'ultimo.

Sicuri di un Vs. cortese riscontro ringraziamo e inviamo distinti saluti.

Avv.ti Francesco Calabrò ed Antonietta Cicala