Con un verdetto delle Sezioni Unite penali della Cassazione, gli

'ermellini' hanno stabilito che l'aggravante del possesso di

ingente quantità di droga leggera scatta al superamento della

soglia di due chili di dosi con principio attivo. Precedenti

sentenze, invece, avevano fissato il 'paletto' sul livello dei

quattro chili. Il doppio. Adesso, però, i supremi giudici hanno

preferito tornare a una decisione del 2012, meno 'tollerante' e

più aderente alle tabelle tossicologiche. "A seguito della

riforma introdotta nel sistema della legislazione in tema di

stupefacenti" dalla legge n. 79 del 2014 , "mantengono validità

i criteri fissati dalla sentenza delle Sezioni Unite del 2012",

denominata sentenza 'Biondi' dal nome dell'imputato, "per

l'individuazione della soglia oltre la quale è configurabile la

circostanza aggravante dell'ingente quantità", scrivono i

giudici del 'Palazzaccio' in questa decisione depositata oggi e

discussa lo scorso 30 gennaio. "Con riferimento alle droghe

leggere la soglia rimane fissata in 2kg di principio attivo",

sottolineano i magistrati delle Sezioni Unite tenendo fermo il

'limite' definito nel 2012.

  Sulla scia di questo verdetto, è stato accolto il ricorso di

un 'coltivatore diretto' di canapa indiana - pratica consentita

solo per uso personale e circoscritto a poche piantine -

scoperto ad irrigare oltre mille piante di marijuana nel suo

terreno in Calabria. L'uomo era stato condannato con rito

abbreviato sia in primo grado che in secondo, a sei anni e otto

mesi di reclusione, dalla Corte di Appello di Catanzaro nel

giugno 2018. Gli era stata contestata l'aggravante dell'ingente

quantità anche se le dosi con principio attivo erano molto al di

sotto dei due chili. Per questo, gli 'ermellini' hanno ridotto

la sua pena a cinque anni, quattro mesi e 33mila euro di multa,

dopo aver escluso l'aggravante in questione. Nel ricorso alla

Suprema Corte, la difesa del 'coltivatore diretto' aveva

ricordato i verdetti che fissavano la soglia di 'tolleranza'

anche per quattro chili di dosi droganti. Per questo il caso è

finito alle Sezioni Unite che hanno fatto ordine, tra gli

orientamenti che si sono succeduti negli ultimi anni, tornando

alla soglia dei due chili.