«Un errore grossolano che rischia di riversarsi ancora una volta sulle spalle e nelle tasche dei lavoratori». Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, punta il dito contro la decisione dell’Inps di sospendere anche con effetto retroattivo il pagamento delle indennità per i periodi di quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. «Si tratta di una decisione scellerata – insiste il cislino – che non solo è un vero e proprio colpo di mannaia alle tutele dei lavoratori che loro malgrado si trovano ad avere a che fare con il virus responsabile di un’epidemia mondiale, ma rischia di diventare un boomerang».


«Il fatto di vedersi togliere dallo stipendio fino a seicento, settecento euro per coprire i giorni di mancanza dal lavoro legati alla quarantena – spiega Lo Papa -  potrebbe indurre i lavoratori a non denunciare il loro stato di contagiati dal virus o a non sottoporsi a tamponi qualora abbiamo sintomi compatibili con quelli del Covid. Non possiamo permetterci una simile eventualità, né falciare gli stipendi».


«Chiediamo che il governo rifinanzi il fondo dedicato – conclude il segretario -  che si renda conto di quanto esplosiva possa essere la situazione e non abbandoni i lavoratori facendo leva su un argomento così delicato e vulnerabile quale la salute».