E’ il quintuplo più contagiosa ma sembrerebbe riportare sintomi meno gravi: è Omicron, la variante di Coronavirus che sta minacciando questi ultimi mesi festivi e sta preoccupando i reparti già saturi degli ospedali. Secondo i recenti dati, l’avanzata sembrerebbe essere più rapida, contrapposta al fatto che anche i casi di influenza sono aumentati e potrebbero confondersi dai contagiati da Covid. La stessa analisi, infatti, riporta i medesimi sintomi di una normale influenza: spossatezza, naso che cola, mal di testa e starnuti. Non vengono menzionati, invece, la perdita di gusto e olfatto, campanello d’allarme per la variante delta, che risulterebbe, tra l’altro, ancora essere in circolo. Potrebbe dipendere anche dalla somministrazione del vaccino da parte del soggetto contagiato, che renderebbe il virus più vulnerabile e meno sintomatico. I tempi di incubazione, inoltre, risulterebbero essere più brevi: basterebbero solo tre giorni di contatto con l’Omicron per poter manifestare i sintomi nel caso di positività. La differenza sostanziale, però, è nella sua alta contagiosità, che, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, è cinque volte superiore rispetto alle precedenti varianti. Rimangono sempre in una posizione di pericolo quelle fasce più fragili: immunodepressi, asmatici, malati polmonari, sui quali bisogna mantenere sempre un occhio di riguardo.