A Camigliatello, dove la natura regala paesaggi mozzafiato e percorsi ideali per sportivi e amanti dell'outdoor, una runner denuncia una situazione sempre più pericolosa: la presenza di branchi di cani aggressivi, in particolare lungo la strada che da Camigliatello porta verso il lago Cecita. “È sempre stato il mio percorso estivo preferito – racconta la sportiva – ma quest’anno è diventato impraticabile. Stamattina, durante il mio primo giorno in Sila, sono stata rincorsa da diversi cani: ho rischiato il morso”.

Branchi aggressivi e nessun controllo

Il punto più critico, segnala la testimone, è nei pressi della località Molarotta, dove sarebbe presente un centro – forse di addestramento o legato alla Forestale – con numerosi maremmani liberi e territoriali, dai cuccioli agli esemplari adulti. “Non so se siano custoditi o meno, ma quando passi lì vicino ti corrono incontro abbaiando e ringhiando. È successo anche ad altri runner e ciclisti”. Fortunatamente, un automobilista l’ha soccorsa e accompagnata lontano dalla zona.

Sportivi costretti a cambiare itinerari

L’area della Sila è promossa come destinazione per il cicloturismo e le attività all’aria aperta, e infatti la segnaletica stradale indica la presenza frequente di ciclisti. “Ma oggi – dice la runner – sembra che lo sport sia vietato. L’unico tratto percorribile senza rischi sarebbe tra Camigliatello e Moccone. È un paradosso inaccettabile per una località turistica”. L’appello, lanciato da chi ama la montagna e gli animali, è chiaro: servono regole, controlli e sicurezza per chi sceglie la Sila per vivere lo sport e la natura.