Natale tra luci e turismo, maxi spesa dei Comuni ma il ritorno economico resta un nodo
Il dato nazionale apre una riflessione che riguarda anche la Calabria, dove molti Comuni, soprattutto nei centri storici e nei borghi, puntano sul Natale come occasione di visibilità e rilancio
Luminarie, eventi, mercatini e addobbi natalizi continuano a pesare in modo significativo sui bilanci comunali italiani. Secondo uno studio di JFC, pubblicato in anteprima da ANSA, il 64,4% delle amministrazioni comunali investe durante le festività per abbellire le città, con una spesa complessiva che raggiunge i 397,4 milioni di euro. Di questi, circa 274 milioni sono destinati direttamente a illuminazioni, decorazioni, alberi ed eventi, mentre la parte restante riguarda costi accessori come il personale comunale, per 98,5 milioni, e l’energia elettrica, per 24,9 milioni. In cima alla classifica degli investimenti figura Napoli, con 4,8 milioni di euro.
Calabria e Sud, investire sì ma con una strategia turistica
Il dato nazionale apre una riflessione che riguarda anche la Calabria, dove molti Comuni, soprattutto nei centri storici e nei borghi, puntano sul Natale come occasione di visibilità e rilancio. Tuttavia, come sottolinea Massimo Feruzzi di JFC, su oltre 5.000 amministrazioni che spendono per le luminarie, solo 280 riescono davvero ad attrarre visitatori che pernottano almeno una notte. Un elemento critico che vale anche per il Mezzogiorno, dove spesso gli investimenti natalizi non sono inseriti in una strategia turistica strutturata, capace di trasformare l’atmosfera delle feste in valore economico stabile. A questo si aggiunge il tema degli sponsor: solo il 31,2% della spesa è coperto da contributi esterni e, nella maggior parte dei casi, proviene da soggetti comunque collegati agli enti pubblici.
Turismo e consumi, tra opportunità e prudenza delle famiglie
Il contesto generale resta comunque favorevole per il turismo natalizio, con un giro d’affari stimato oltre i sette miliardi di euro tra Natale, Capodanno ed Epifania. Secondo CNA Turismo e Commercio, saranno oltre cinque milioni i turisti che pernotteranno almeno una notte, mentre più di venti milioni si muoveranno per gite giornaliere. Crescono le attività esperienziali, dai borghi d’arte alle montagne, un segmento su cui anche la Calabria può giocare un ruolo importante. Sul fronte dei consumi, però, emerge maggiore prudenza: per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale la spesa complessiva stimata da Ipsos Confesercenti è di 3,3 miliardi, in lieve calo. Un segnale chiaro di come l’inflazione abbia ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, “mangiandosi” simbolicamente una parte del panettone, anche nelle festività.