Nuove tensioni nel dibattito politico calabrese. Pierluigi Caputo, capogruppo di Occhiuto Presidente nel Consiglio regionale, interviene duramente contro il professor Pasquale Tridico, accusandolo di alimentare polemiche prive di utilità e di osservare i problemi della Calabria da lontano, senza contribuire in modo concreto. Secondo Caputo, le recenti analisi dell’eurodeputato, pur basate su dati reali, sarebbero viziate da una lettura parziale e da un atteggiamento moralistico che non tiene conto delle complessità del territorio.

Le responsabilità amministrative e il ruolo delle città capoluogo
Caputo sostiene che il quadro delineato da Tridico ignori un elemento fondamentale: molte delle città capoluogo della regione sono amministrate da anni dal centrosinistra. Per questo, afferma, risulterebbe incoerente attribuire all’attuale governo regionale tutte le responsabilità dei problemi strutturali del territorio. Le criticità più urgenti — osserva — emergono proprio nei comuni guidati da quelle stesse forze politiche che, a livello regionale, accusano l’amministrazione Occhiuto di non essere al passo con la realtà.

Il lavoro sul territorio e l’appello al senso di responsabilità
Nella sua nota, Caputo rivendica l’impegno quotidiano del presidente Roberto Occhiuto e degli amministratori locali, compresi i sindaci di centrosinistra, che opererebbero “sul campo di battaglia” per affrontare decenni di inerzia e cattiva gestione. Una sfida complessa, fatta — sottolinea — di difficoltà reali che richiedono presenza e responsabilità, non commenti da lontano.

Un invito diretto a Tridico
Il capogruppo conclude con un appello: la Calabria, afferma, non ha bisogno di “personalità saccenti” che si limitano a diagnosticare problemi noti, ma di figure capaci di proporre soluzioni concrete e di assumersi il peso delle scelte. Da qui il messaggio finale, rivolto direttamente a Tridico: “Pasquale… resta, torna, crediamoci”, un’esortazione a impegnarsi attivamente per la regione anziché limitarsi alla critica esterna.