Il Clan Muto: l’ascesa e il declino del “re del pesce” di Cetraro
Dalla conquista del mercato ittico alla condanna per mafia: la parabola criminale di Franco Muto e della sua 'ndrina

Il clan Muto, noto anche come 'ndrina Muto, è una delle cosche più radicate della 'ndrangheta calabrese, con base a Cetraro, nel Cosentino. Il suo leader storico, Franco Muto, soprannominato “il re del pesce”, ha costruito un impero criminale a partire dal controllo del mercato ittico lungo la costa tirrenica, estendendo la sua influenza anche nel settore turistico e nel traffico di droga.
La faida e l'espansione del potere
Negli anni '70 e '80, il clan Muto si schierò con i Pino-Sena nella faida contro i Perna-Pranno-Vitelli, una guerra di mafia che causò 27 morti. Successivamente, il clan ampliò le sue attività illecite, entrando anche nel traffico di rifiuti tossici, come emerso nel caso del "Relitto di Cetraro" nel 2009.
Le operazioni antimafia e la caduta del boss
Nel corso degli anni, diverse operazioni antimafia hanno colpito il clan Muto. Tra queste, l'operazione "Frontiera" del 2016 portò all'arresto di 58 persone, tra cui lo stesso Franco Muto, condannato a 20 anni di carcere per associazione mafiosa.
La confisca dei beni e il futuro del territorio
Recentemente, il Comune di Cetraro ha avviato le procedure per acquisire definitivamente sette lotti di terreni confiscati al clan Muto, segnando un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata e nella restituzione del territorio alla legalità.