San Luca
San Luca

La Calabria detiene il primato nazionale per numero di Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Dal 1991, anno di introduzione della normativa sullo scioglimento degli enti locali per condizionamenti mafiosi, sono stati commissariati 136 Comuni calabresi, su un totale nazionale di 393, considerando anche alcuni successivi annullamenti. Questo dato rappresenta circa il 34% del totale nazionale, evidenziando la particolare vulnerabilità della regione a fenomeni di infiltrazione criminale.

Scioglimenti recenti

Nel 2025, la Calabria ha registrato ulteriori scioglimenti di Comuni per infiltrazioni mafiose. Tra questi, si segnalano i casi di Badolato e Casabona, i cui sindaci sono stati arrestati con l'accusa di scambio politico-mafioso. Questi episodi confermano la persistenza del fenomeno e la necessità di interventi strutturali per contrastare le infiltrazioni criminali negli enti locali.

Il caso emblematico di San Luca

Il Comune di San Luca, situato nella provincia di Reggio Calabria, è stato sciolto per la terza volta nel marzo 2025 a causa di infiltrazioni mafiose. Precedentemente, era già stato commissariato nel 2000 e nel 2013 per motivi analoghi. Questa situazione evidenzia la difficoltà nel garantire una gestione amministrativa libera da condizionamenti criminali in alcune aree della regione.

Le province più colpite

Analizzando la distribuzione geografica degli scioglimenti in Calabria, la provincia di Reggio Calabria risulta la più colpita, con 69 commissariamenti. Seguono le province di Vibo Valentia (24), Catanzaro (14), Crotone (9) e Cosenza (5). Questa distribuzione evidenzia come il fenomeno delle infiltrazioni mafiose sia diffuso in tutta la regione, sebbene con intensità variabile.

Impatti e prospettive

Lo scioglimento di un Comune per infiltrazioni mafiose comporta la sospensione degli organi elettivi e la nomina di una commissione straordinaria per la gestione dell'ente. Questo processo, sebbene necessario per ripristinare la legalità, ha impatti significativi sulla vita democratica e amministrativa delle comunità locali. La frequenza degli scioglimenti in Calabria solleva interrogativi sulla capacità delle istituzioni di prevenire e contrastare efficacemente le infiltrazioni mafiose.