Le zampogne dei Tassone, il Natale che vive a Serra
Dalla passione di Bruno alla continuità di Mattia, una tradizione musicale che attraversa le generazioni e custodisce l’identità della comunità
A Serra San Bruno il Natale ha sempre avuto un suono preciso, quello delle zampogne della famiglia Tassone, conosciuta da tutti come “li nìgri”. Durante la novena, il loro arrivo trasformava le strade e i vicoli del paese in un palcoscenico spontaneo, con famiglie affacciate ai balconi e ingressi colmi di persone in ascolto. Quelle melodie non erano solo musica, ma un rito collettivo capace di segnare l’attesa della Natività e di rafforzare il legame identitario della comunità con una tradizione profondamente radicata nelle Serre.
VIDEO
Bruno Tassone e una passione diventata eredità
Il cuore di questa storia è Bruno Tassone, figura centrale che ha consacrato la sua vita alla zampogna. Affascinato dallo strumento fin da adulto, ne fece una compagna inseparabile, imparando spesso da autodidatta sia a suonarla sia a costruirla. Fu lui a personalizzare un modello unico, destinato a diventare un riferimento per studiosi e appassionati. Con i figli portò la musica delle Serre in tutta la Calabria, dal Vibonese al Cosentino, trasmettendo un sapere che sarebbe stato raccolto da più generazioni.
Mattia Tassone e il futuro di una tradizione viva
Oggi quella eredità non è affatto scomparsa. A raccoglierla è Mattia Tassone, giovane musicista e costruttore che ha fatto propria l’arte di famiglia trasformandola in una scelta di vita. Suonando e realizzando zampogne a chiave, Mattia mantiene viva una tradizione che continua a risuonare nelle festività, nelle processioni e nei momenti simbolici della comunità. Un passato che non resta memoria, ma diventa presente condiviso, senza il quale Serra perderebbe una parte essenziale della propria identità.