Maltempo, il Governo proroga lo stato di emergenza per diversi Comuni calabresi
Il Consiglio dei ministri approva la misura proposta dal ministro Nello Musumeci per sostenere le aree colpite dagli eventi meteorologici del 2024
Il Consiglio dei ministri ha approvato la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza per i territori italiani colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici del 19-21 ottobre 2024. La decisione, assunta su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, riguarda da vicino anche diversi Comuni calabresi che avevano subito danni ingenti a causa delle forti piogge, delle frane e delle esondazioni che interessarono il territorio regionale.
L’estensione dello stato di emergenza consente di mantenere attivi gli interventi urgenti di ripristino e messa in sicurezza, oltre a garantire alle amministrazioni locali la possibilità di utilizzare procedure semplificate e risorse straordinarie per la gestione del post-emergenza.
I Comuni calabresi interessati dalla proroga
La misura coinvolge direttamente sei Comuni della provincia di Catanzaro — Cenadi, Cortale, Jacurso, Lamezia Terme, Maida e San Pietro a Maida — e tre Comuni della città metropolitana di Reggio Calabria, ossia Ferruzzano, Locri e Montebello Jonico.
In queste aree, il maltempo dello scorso autunno aveva causato gravi danni a infrastrutture, reti viarie, abitazioni e terreni agricoli, compromettendo anche la sicurezza di alcune comunità e l’operatività dei servizi pubblici locali. La proroga dello stato di emergenza consentirà ora di completare gli interventi di ripristino e consolidamento già avviati e di pianificare ulteriori azioni per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Musumeci: “Una misura necessaria per sostenere i territori”
Il ministro Musumeci ha sottolineato come la decisione del Governo risponda all’esigenza di non lasciare soli i Comuni colpiti. La proroga permetterà di proseguire con la ricostruzione e di accelerare le procedure di finanziamento e rendicontazione degli interventi già programmati.
«Il maltempo che ha interessato il Paese nel 2024 — ha spiegato il ministro — continua a produrre effetti che richiedono attenzione costante. È dovere dello Stato assicurare la piena operatività delle strutture di protezione civile e garantire ai territori le risorse e gli strumenti necessari per tornare alla normalità».
Calabria ancora fragile, ma pronta a ripartire
La proroga rappresenta dunque un passo concreto per sostenere i Comuni calabresi più colpiti, in un contesto in cui le emergenze climatiche continuano a mettere alla prova la tenuta delle infrastrutture e la capacità di risposta delle istituzioni locali.
L’obiettivo è duplice: rafforzare la resilienza del territorio e garantire la sicurezza delle comunità, favorendo una ricostruzione più efficace e sostenibile. Un impegno che, ancora una volta, mette la Calabria al centro delle politiche nazionali per la prevenzione e la gestione delle emergenze ambientali.