Incendio nell’impianto rifiuti di Lamezia, Bruni: “Nube tossica e rischio ambientale, serve una risposta immediata e strutturata”
La consigliera regionale Amalia Bruni chiede trasparenza, prevenzione e più sicurezza nell’area industriale: “Priorità alla salute dei cittadini e alla legalità nel ciclo dei rifiuti”

L’incendio divampato nel pomeriggio di ieri presso l’impianto di trattamento rifiuti di contrada Rotoli, a Lamezia Terme, solleva serie preoccupazioni di natura ambientale, sanitaria e istituzionale. Le fiamme hanno coinvolto materiali plastici e cartacei, generando una densa nube tossica visibile a chilometri di distanza. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento, ma il contesto in cui si inserisce impone, secondo molti osservatori, una riflessione profonda sulle condizioni di sicurezza dell’intera area industriale.
A intervenire con una nota è la consigliera regionale del Partito Democratico Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria: “Esprimo solidarietà all’azienda coinvolta – afferma – ma quanto accaduto rappresenta un campanello d’allarme. È urgente rafforzare i presìdi di prevenzione e controllo. L’Arpacal garantisca il monitoraggio continuativo dell’aria e renda pubblici tutti i dati per informare la popolazione in modo trasparente”.
Bruni sottolinea inoltre la vulnerabilità del comparto rifiuti a infiltrazioni e interessi criminali, chiedendo “l’implementazione della videosorveglianza in tutta l’area industriale lametina” e una risposta “corale e strutturata da parte delle istituzioni”. “Solo sostenendo le aziende oneste – conclude – potremo difendere l’ambiente e proteggere il futuro industriale della Calabria”.