Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

Dopo l’incontro romano che ha visto protagonista Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, ho letto i colleghi della stampa regionale e subito una cosa è balzata agli occhi: ma come è andato davvero questo incontro?

Bello e brutto allo stesso tempo

A leggere certe testate sembrava l’evento più bello mai realizzato prima da un esponente di Forza Italia, secondo solo alle cose organizzate da Silvio Berlusconi forse. A leggere altra stampa, invece, pare che sotto ai piedi di Occhiuto si fosse aperta una botola in cui sprofondare di vergogna per il fallimento messo in saccoccia. 

Come è andata veramente?

Noi di Calabria News 24 abbiamo cercato di analizzare i fatti con lucidità e senza tifare per nessuno se non per i nostri lettori. Alla kermesse “In libertà, pensieri in libertà per l’Italia” Occhiuto è stato scaltro e, probabilmente, non ha sbagliato una mossa. In che senso? Nel senso che da buon centrista ha saputo toccare le corde delle due fazioni: di chi lo vuole già segretario nazionale di Forza Italia e di chi dice che c’è solo voglia di un centrodestra più liberal.

Occhiuto elogia Tajani per il lavoro straordinario, dice, fatto per il partito e allo stesso tempo apre ai diritti civili, temi molto cari ai primi due figli di Berlusconi (elogiato più volte), Marina e Pier Silvio (che comunque gli ha mandato le telecamere dei tg Mediaset). Occhiuto non dice mai di avere intenzione di candidarsi a guidare la segreteria a partire dal 2027. Ma non dice nemmeno cosa farebbe se un movimento all’interno del partito glielo chiedesse (intanto esiste già una pagina Facebook che accarezza l'idea). Dice che è soddisfatto del suo incarico confermato di governatore calabrese. Sua moglie, la sottosegretaria Matilde Siracusano, se la cava con una battuta dicendo che a lei basta fare la first lady nella nostra regione. Ma, ripetiamo, come si comporterebbe Occhiuto se ci fosse una discreta levata di scudi volta a farlo candidare alla guida di Forza Italia? Lasciateci dire che, se sarà, sarà così.

Le presenze

Le presenze politiche potevano essere di più. Vero. È innegabile che maggiore poteva essere il numero di parlamentari forzisti presenti. Dalla Calabria c’era Gallo (che pure qualcuno aveva dato per vicinissimo a Tajani in caso di guerra), c’era Cannizzaro che, nell’ultima campagna elettorale per le regionali, era stato abbastanza vicino ad Occhiuto tanto da far lanciare a quest’ultimo la volata per la candidatura a sindaco di Reggio. C’erano esponenti della grande finanza e la politica senza di loro non va molto lontano. I detrattori diranno che erano solo in video e non in presenza, gli occhiutiani diranno che comunque c’erano. Sì, comunque c’hanno messo la faccia e questo è un punto a favore del governatore calabrese.

Il 2026 ci svelerà le vere intenzioni

Non ci vuole un fine analista per capire che sarà decisivo questo 2026 che sta per arrivare per capire le vere intenzioni di Occhiuto. Preferire “solo” la Calabria o diventare, o provare a farlo, nuovo segretario del partito che ha fatto nascere il centrodestra? Che vi sia antipatico oppure simpatico è innegabile un dato: il 2026 sarà l’anno di Roberto Occhiuto. Fidatevi.