Tommaso Foti
Tommaso Foti

Il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ha espresso forti preoccupazioni sull’attuazione del Pnrr durante un’audizione alla Commissione Politiche dell'Unione europea del Senato. "Abbiamo scritto ancora alle Regioni", ha dichiarato, sottolineando la crescente difficoltà nel coordinare gli interventi, a causa della sovrapposizione di misure e scadenze. Per fronteggiare questa complessità, ha annunciato l’attivazione di un "monitoraggio rafforzato" finalizzato a garantire il rispetto dei tempi previsti.

Regioni a due velocità: “Alcune in linea, altre profondamente in ritardo”

Foti ha evidenziato le disomogeneità territoriali nell’attuazione degli impegni assunti. Mentre alcune Regioni risultano sostanzialmente allineate agli accordi previsti, altre si trovano “profondamente fuori linea”, un aspetto che desta particolare allarme. “Se una Regione con pochi fondi è in ritardo, possiamo ancora aspettarci una reazione tempestiva. Ma se il ritardo arriva da chi dispone di molti fondi, la situazione è molto più preoccupante”, ha spiegato il ministro, segnalando i rischi connessi a un uso inefficace delle risorse.

Fondi europei a rischio: “Non possiamo attendere all’infinito”

Il titolare del dicastero ha infine ribadito la necessità di accelerare l’impiego delle risorse del Piano. “Non possiamo protrarre all’infinito l’utilizzo di questi fondi”, ha detto Foti, richiamando le Regioni alla responsabilità e al rispetto delle tempistiche imposte dall’Unione Europea. L’efficienza nella gestione dei fondi del Pnrr, ha concluso, sarà determinante per evitare sanzioni e garantire uno sviluppo equo e sostenibile su tutto il territorio nazionale.