Aula di scuola
Aula di scuola

In Calabria, la sicurezza delle scuole dell'infanzia e primarie rappresenta una delle sfide più urgenti e spesso ignorate. Secondo il XXII Rapporto di Cittadinanzattiva, solo il 26% degli edifici scolastici è in possesso del certificato di agibilità statica e appena il 12,2% è stato progettato seguendo le normative antisismiche. Numeri che assumono un significato ancora più grave se si considera che gran parte del territorio calabrese è classificato come zona sismica di livello 1 e 2.

Edifici vecchi e trascurati

A pesare sulla situazione è soprattutto la vetustà degli edifici, l’età media delle scuole calabresi è di 53 anni. Molti di questi istituti non hanno mai ricevuto interventi strutturali significativi. La carenza cronica di fondi ha contribuito ad aggravare un quadro già precario, lasciando intere generazioni di alunni a frequentare scuole non adeguate sotto il profilo della sicurezza.

Crolli evitati per miracolo

Tra settembre 2023 e settembre 2024, in Calabria si sono verificati due episodi che avrebbero potuto trasformarsi in tragedie. A Cosenza è crollato il controsoffitto di una scuola dell'infanzia, a Mileto è venuto giù il solaio dell’androne di una scuola primaria. In entrambi i casi non si sono registrati feriti, ma questi eventi hanno fatto suonare un campanello d’allarme chiaro, evidenziando come le scuole non siano più luoghi sicuri.

Il ruolo del PNRR e delle istituzioni

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato fondi dedicati alla messa in sicurezza e alla riqualificazione degli edifici scolastici. Tuttavia, affinché queste risorse non rimangano sulla carta, è indispensabile che le amministrazioni locali accelerino i processi di progettazione, approvazione e attuazione degli interventi. La burocrazia non può più essere una scusa. Investire nella sicurezza delle scuole non è solo una necessità tecnica: è una questione di giustizia sociale, di equità, di rispetto verso le famiglie e i bambini. Un edificio scolastico sicuro è un luogo in cui si può crescere, imparare, immaginare il futuro. La Calabria non può permettersi ulteriori ritardi.

La messa in sicurezza delle scuole non riguarda solo tecnici, amministratori e politici. È un impegno che coinvolge l’intera comunità: genitori, insegnanti, cittadini. Solo con una presa di coscienza collettiva sarà possibile trasformare un’emergenza in un’opportunità di riscatto per l’intera regione. Perché ogni bambino ha diritto non solo all’istruzione, ma anche alla sicurezza.