Enrico Parisi
Enrico Parisi

Il delegato nazionale dei Giovani Coldiretti, Enrico Parisi, calabrese e presidente di Coldiretti Cosenza, interviene con fermezza contro il piano della Commissione Europea che prevede un taglio di oltre il 20% dei fondi della Politica Agricola Comune (Pac) nella programmazione 2028-2034.

“È inaccettabile – afferma Parisi – parlare di ricambio generazionale quando la presidente Ursula von der Leyen propone un taglio così drastico. Dietro gli annunci su innovazione, incentivi e pacchetti per l’avvio d’impresa, si nasconde una strategia priva di risorse reali, destinata a penalizzare ulteriormente i giovani agricoltori”.

Giovani agricoltori penalizzati da una strategia senza fondi

Secondo Parisi, la proposta europea “manca di risposte concrete” e rischia di vanificare gli sforzi per sostenere una nuova generazione di imprenditori agricoli. “La mancanza di risorse certe per il pacchetto dedicato al ricambio generazionale – sottolinea – e la scelta della Commissione di anticipare regolamenti e linee guida prima ancora della Comunicazione ufficiale sulla strategia, limitano proprio quella crescita che l’Europa dice di voler promuovere”.

Il rappresentante calabrese evidenzia inoltre che “in assenza di fondi vincolati e adeguati, le ambizioni restano solo sulla carta. Non si può parlare di futuro dell’agricoltura se i giovani continuano a incontrare ostacoli enormi come l’accesso alla terra, al credito e alla formazione”.

L’impatto sui territori calabresi e sul sistema produttivo

Il taglio dei fondi Pac, spiega Coldiretti Calabria, avrebbe conseguenze gravissime sul tessuto agricolo regionale: secondo le stime, oltre 65 mila aziende rischiano di perdere più di 300 milioni di euro nel corso della nuova programmazione, con una perdita annua di circa 40 milioni di euro.

Un colpo durissimo per un settore che in Calabria rappresenta non solo un pilastro economico, ma anche un presidio ambientale e sociale. “Ridurre i fondi – sottolinea Parisi – significa compromettere la produzione, aggravare lo spopolamento delle aree interne e indebolire la migliore difesa che abbiamo contro il cambiamento climatico: la nostra agricoltura”.

L’appello di Coldiretti per un cambio di rotta

“La Commissione Europea – conclude Parisi – deve cambiare rotta e garantire una strategia credibile, che metta davvero al centro i giovani e la sostenibilità. Il futuro dell’agricoltura europea dipende dalla capacità di accompagnare le nuove generazioni a investire, innovare ed essere competitive. Servono scelte politiche coraggiose, non tagli che ne compromettono l’esistenza”.