A non percepire la tredicesima sono soprattutto lavoratori autonomi, partite IVA, precari, stagionali, collaboratori e chi opera con contratti atipici o nel sommerso. Una fascia ampia della popolazione calabrese, spesso poco rappresentata, che a dicembre si trova ad affrontare le stesse spese degli altri, ma senza alcun supporto economico in più.


Le spese natalizie che non aspettano

Bollette, affitti, mutui, spesa alimentare e, quando possibile, piccoli regali per i figli. Il periodo natalizio concentra uscite che non possono essere rimandate. In un contesto in cui il costo della vita continua ad aumentare e gli stipendi restano bassi, il mese di dicembre diventa uno dei più difficili dell’anno.


Rinunce silenziose nelle famiglie calabresi

Nei piccoli comuni come nei centri urbani, molte famiglie scelgono di ridurre al minimo le spese: meno cibo in tavola, regali simbolici o del tutto assenti, bollette pagate in ritardo. Per chi ha figli, la difficoltà maggiore è proteggere i più piccoli dal peso delle ristrettezze economiche, cercando di mantenere almeno l’atmosfera della festa.


L’impatto sul lavoro e sul commercio locale

L’assenza di liquidità incide anche sul commercio di prossimità, già provato da mesi complessi. Tuttavia, il peso maggiore ricade su chi vive di redditi irregolari o discontinui. “Il Natale dovrebbe essere un momento di pausa – racconta un lavoratore autonomo della Piana di Gioia Tauro – invece diventa un periodo di preoccupazione”.


Il ruolo della solidarietà sul territorio

Parrocchie, associazioni di volontariato e reti solidali cercano di sostenere le famiglie più fragili attraverso pacchi alimentari e aiuti concreti. Un supporto fondamentale che però non riesce a compensare la mancanza di tutele strutturali e di politiche di sostegno continuative.


Un disagio che dura tutto l’anno

Il Natale senza tredicesima non è un’emergenza temporanea, ma il riflesso di una precarietà che accompagna molte famiglie per dodici mesi. Dicembre rende solo più visibile una condizione diffusa, fatta di sacrifici quotidiani e di una resilienza spesso ignorata.


Un Natale sobrio, lontano dai riflettori

In Calabria, questo Natale non fa rumore. È vissuto con discrezione, tra conti da rifare e sorrisi regalati nonostante tutto. Un Natale sobrio e invisibile, che racconta più di ogni statistica le fragilità economiche di un territorio che continua, comunque, a resistere.