Minori e disagio psichiatrico in Calabria l’allarme del procuratore Di Palma
Il bilancio 2025 della Procura per i minorenni di Reggio Calabria mette in luce l’assenza di strutture socio-sanitarie dedicate, l’andamento dei procedimenti penali e civili e le criticità nella tutela dei ragazzi più fragili
«In tutta la Calabria non esiste una struttura socio-sanitaria dedicata ai minori, nonostante i dati siano in costante aumento». È un’accusa netta quella lanciata dal procuratore per i minorenni di Reggio Calabria, Roberto Di Palma, che ha richiamato l’attenzione su una criticità strutturale ormai non più rinviabile. In particolare, la gestione dei ragazzi con problematiche psichiatriche rappresenta, secondo Di Palma, un nodo irrisolto e potenzialmente pericoloso. L’inserimento di questi minori in strutture socio-assistenziali non adeguatamente attrezzate espone infatti al rischio di gesti autolesionistici o di violenza verso terzi. Un allarme che il magistrato dichiara di lanciare da quattro anni, senza risposte concrete, auspicando che il tema venga affrontato prima che si trasformi in un fatto di cronaca drammatico.
I numeri del settore penale e l’andamento rispetto al 2024
Nel tracciare il bilancio dell’attività svolta nel 2025, Di Palma ha fornito dati significativi sul fronte penale. I fascicoli iscritti a carico di minori identificati per reati commessi sono stati 254, mentre quelli definiti hanno raggiunto quota 262, segnando un miglioramento rispetto al 2024, quando su 261 procedimenti aperti ne erano stati definiti 170. Gli arresti sono stati nove, in calo rispetto ai venti dell’anno precedente, un dato che il procuratore invita però a leggere con cautela, poiché nel 2024 aveva inciso un maxi procedimento che aveva portato all’arresto simultaneo di sei minori. Particolarmente rilevante anche il dato sui procedimenti contro ignoti, con 49 definizioni su 50 fascicoli aperti.
Messa alla prova, settore civile e il progetto Liberi di scegliere
In crescita il numero dei minori ammessi alla messa alla prova, passati dai 58 casi del 2024 ai 66 del 2025, segnale di un utilizzo sempre più frequente degli strumenti alternativi al processo. Sul versante civile, invece, si registra una diminuzione dei fascicoli iscritti, scesi dai 769 del 2024 ai 516 del 2025, poi aggiornati a 535 nelle ultime settimane. Per quanto riguarda il progetto Liberi di scegliere, dedicato ai minori allontanati dai contesti familiari mafiosi, i casi iscritti sono stati 15, in calo rispetto ai 26 dell’anno precedente, senza che ciò indichi un cambiamento di strategia. Nel complesso, Di Palma rivendica l’efficienza dell’ufficio, sottolineando la capacità di fornire risposte rapide e quotidiane, e definendo i numeri come la prova concreta di una Procura che funziona.