Frutta e verdura alle stelle, la Calabria non fa eccezione
Zucchine, pomodori e altri prodotti diventano rari e cari, soprattutto in determinati periodi dell’anno, mettendo in difficoltà famiglie e consumatori
Ogni anno, in determinati periodi, i prezzi di frutta e verdura registrano picchi che colpiscono soprattutto i consumatori a basso e medio reddito. In Calabria, come nel resto del Paese, ortaggi quotidiani come zucchine, melanzane e pomodori diventano introvabili e, quando sono disponibili, costano cifre elevate. Non è raro trovare zucchine a oltre tre euro al chilo, un prezzo che fino a qualche anno fa sarebbe sembrato impossibile. Le cause sono molteplici: condizioni climatiche avverse, costi di trasporto in aumento, mancanza di produzione locale sufficiente a soddisfare la domanda e speculazioni sui mercati.
La difficoltà di reperire alcuni prodotti stagionali genera inevitabilmente disagi nelle famiglie, costrette a rivedere menu e abitudini alimentari. In alcune zone della Calabria, soprattutto nei piccoli centri, i mercati locali offrono varietà limitate, mentre i supermercati riflettono prezzi maggiori, aggravando la percezione di un fenomeno che sembra colpire in modo più evidente chi ha meno possibilità economiche.
Effetti stagionali e mancanza di approvvigionamento
L’aumento dei prezzi non è casuale ma legato a periodi specifici dell’anno. In estate, quando la richiesta di frutta fresca cresce, alcune verdure diventano rare per via della scarsità dovuta al caldo intenso o alla siccità. Anche in inverno, alcune varietà di ortaggi prodotti localmente scarseggiano, costringendo i rivenditori a ricorrere a fornitori esterni, con conseguente aumento dei costi. La Calabria, pur essendo una regione agricola, non riesce sempre a garantire continuità nella produzione, soprattutto per ortaggi delicati come zucchine e pomodori da insalata, che richiedono condizioni di coltivazione particolari.
Gli agricoltori locali denunciano anche problemi legati ai costi di gestione: fertilizzanti, energia e manodopera incidono pesantemente sui prezzi finali dei prodotti. La conseguenza è un mercato instabile, dove la disponibilità di frutta e verdura può cambiare drasticamente in pochi giorni, generando disorientamento nei consumatori e difficoltà per chi deve programmare spesa e pasti settimanali.
Possibili soluzioni e consapevolezza dei consumatori
Per contrastare il fenomeno, esperti e associazioni di categoria suggeriscono alcune strategie. Investire in coltivazioni locali più resistenti e stagionali può ridurre la dipendenza dalle importazioni e stabilizzare i prezzi. Promuovere mercati contadini e filiere corte significa anche valorizzare la produzione calabrese e garantire una maggiore disponibilità di prodotti freschi a prezzi più accessibili.
I consumatori, dal canto loro, possono orientarsi verso alternative stagionali e varianti meno costose, adattando la dieta senza rinunciare alla qualità. La conoscenza delle stagioni e delle produzioni locali diventa quindi fondamentale per affrontare picchi di prezzo come quelli registrati nelle ultime estati, quando zucchine e altri ortaggi diventano quasi un lusso.
In Calabria, così come in altre regioni, il problema dell’aumento dei prezzi di frutta e verdura resta concreto e ciclico. Affrontarlo richiede un equilibrio tra politiche agricole efficaci, sostegno agli agricoltori e scelte consapevoli dei consumatori, per garantire a tutti accesso a prodotti freschi e nutrienti senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare.