Madre di Maione scrive al sindaco di Altilia: “Ridate a mia figlia l’auto comunale per andare a scuola a Grimaldi”
La richiesta accorata di Anna Pagnotta, mamma della piccola Teresa, dopo la sospensione del servizio comunale
Una lettera dal tono accorato, quella inviata da Anna Pagnotta al sindaco di Altilia, nella quale la donna chiede di riconsiderare la sospensione dell’automobile comunale che permetteva alla figlia Teresa di raggiungere ogni giorno la Scuola Primaria di Grimaldi. Un servizio che, fino a pochi giorni fa, aveva rappresentato una possibilità concreta per la bambina di frequentare con serenità la scuola dove, dopo un periodo difficile, si era finalmente sentita accolta e parte della comunità scolastica.
Il valore del servizio e le difficoltà della famiglia
Anna Pagnotta, residente a Maione, ha sottolineato come il trasporto comunale – concesso in passato grazie alla sensibilità dell’amministrazione e in particolare del sindaco di Grimaldi, Paolo Stilla – avesse avuto un’importanza fondamentale per la figlia. Teresa, infatti, aveva trovato nella scuola di Grimaldi un ambiente sereno, dopo le difficoltà vissute in precedenza nella primaria di Maione.
La madre, che non possiede la patente, ha spiegato di non avere la possibilità di accompagnare personalmente la bambina, mentre il marito, impegnato per motivi di lavoro, non può farlo ogni giorno. Senza il servizio comunale, quindi, la frequenza scolastica di Teresa rischia di essere compromessa.
L’appello al sindaco di Altilia
Nel suo appello, Anna Pagnotta ha chiesto al sindaco di rivedere la decisione di sospendere il trasporto, evidenziando non solo l’aspetto pratico, ma soprattutto il benessere psicologico della figlia. “Teresa – scrive – ha finalmente ritrovato l’equilibrio e la serenità che aveva perso, e la scuola di Grimaldi è per lei un luogo di crescita e integrazione”.
La madre conclude la lettera confidando nella sensibilità e nell’attenzione del primo cittadino verso “il diritto di una bambina alla serenità e alla continuità educativa”, esprimendo speranza che il servizio possa essere ripristinato al più presto.
Un caso che richiama l’attenzione sul diritto allo studio nei piccoli centri
La vicenda solleva una questione più ampia, che riguarda le difficoltà logistiche e sociali delle famiglie che vivono nei piccoli comuni. Il trasporto scolastico, spesso garantito dai Comuni, rappresenta per molti bambini l’unico modo per frequentare regolarmente la scuola e partecipare alla vita educativa. La richiesta di Anna Pagnotta, dunque, non è solo un appello personale, ma anche un monito a tutelare il diritto allo studio e all’inclusione di tutti i minori, indipendentemente dalle condizioni territoriali o familiari.