Le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato uno sciopero in tutte le giornate festive comprese tra il 1 novembre 2025 e il 6 gennaio 2026, che coinvolgerà il comparto del commercio e della grande distribuzione organizzata in Calabria.

“Le festività non sono giornate qualsiasi”

In una nota congiunta, i sindacati denunciano che nella regione “le festività continuano a essere trattate come giornate qualsiasi, un errore che pesa tutto sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, costretti a sacrificare salute, affetti e vita sociale per garantire aperture senza limiti e senza senso”.
La protesta, precisano, non è rivolta contro i consumatori, ma intende richiamare l’attenzione sul valore sociale del tempo libero e sulla necessità di riconoscere la festa come un bene collettivo, non come un’occasione commerciale.

“Serve una legge regionale più moderna”

Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono alla Regione Calabria di avviare un confronto per aggiornare la legge regionale sul commercio, ferma a un’epoca in cui la conciliazione vita-lavoro non era considerata una priorità.
Le sigle chiedono una riforma organica che definisca regole più equilibrate sulle aperture festive, una gestione dei turni più umana, maggiorazioni economiche dignitose per chi lavora nei giorni festivi, stabilità occupazionale e una maggiore tutela della salute e del potere d’acquisto.

Lo sciopero, sottolineano i sindacati, sarà l’occasione per “rimettere al centro le persone, non i profitti, e costruire un modello di lavoro che rispetti il diritto alla festa e alla vita fuori dal lavoro”.