È un invito a rompere schemi consolidati quello lanciato da Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vicesegretario di Forza Italia. In un’intervista, Occhiuto si interroga sulla necessità di una classe dirigente più ambiziosa nei partiti del centrodestra, capace di rinunciare al consenso di alcune corporazioni per riconquistare un elettorato più ampio, oggi penalizzato dalle incrostazioni che quei sistemi di potere generano.

Recuperare chi non vota più

Secondo Occhiuto, l’obiettivo strategico è stimolare una discussione politica che renda il centrodestra più forte e credibile. Una riflessione che deve servire anche a riportare alle urne quanti hanno smesso di votare perché non si riconoscono più in un’offerta politica autenticamente liberale e riformista. In questa prospettiva, Forza Italia punta a rafforzare la propria identità e ad ampliare il consenso fino a raggiungere la soglia del 20 per cento.

Aperture sui diritti civili e sulla cittadinanza

Nel corso dell’intervista, il presidente calabrese affronta anche temi sensibili come le unioni omosessuali, rispetto alle quali afferma di non avere alcun pregiudizio o preclusione. Analoga apertura viene espressa su una possibile legge più liberale in materia di cittadinanza, in una visione che mira a superare steccati ideologici e a intercettare i cambiamenti della società.

Imprese ed energia al centro della visione riformista

Uno dei nodi principali indicati da Occhiuto riguarda le barriere che frenano lo sviluppo di molte imprese in Italia. Da qui la necessità di affrontare con determinazione anche il tema del nucleare e, allo stesso tempo, di evitare approcci ideologici sulle energie rinnovabili. Una linea pragmatica che, nelle intenzioni del governatore, dovrebbe rafforzare la competitività del sistema economico e ridefinire il profilo riformista del centrodestra.