Stasi contro la Regione: “Nessun fondo proprio per i Tis, solo fondi europei inutilizzati”
Il sindaco di Corigliano-Rossano critica la gestione della stabilizzazione dei tirocinanti: “Tempistiche assurde per i Comuni, servono risorse strutturali dallo Stato per evitare una macelleria sociale”

Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, interviene con fermezza sulle recenti dichiarazioni dell’assessore regionale Calabrese in merito alla stabilizzazione dei Tis (Tirocinanti di Inclusione Sociale). Secondo Stasi, la Regione Calabria non avrebbe stanziato alcuna risorsa propria per affrontare la questione, limitandosi a indirizzare fondi europei già disponibili, di natura temporanea e originariamente destinati ai territori. “Una scelta che evidenzia l’incapacità dell’ente regionale di pianificare e utilizzare efficacemente le risorse”, afferma il primo cittadino.
Critiche sulla gestione e sui tempi imposti ai Comuni
Stasi evidenzia come l’assenza di una chiara ripartizione dei fondi storicizzati, ammessa dagli stessi esponenti regionali, renda paradossale la richiesta rivolta ai Comuni di deliberare entro il 31 luglio sulle assunzioni, adeguando in tempi strettissimi la propria programmazione del personale e trovando coperture finanziarie. Una procedura definita “amministrativamente insensata” e interpretata come un tentativo di trasferire la responsabilità della gestione sui sindaci e sulle amministrazioni locali.
Appello al Parlamento: “Servono più fondi strutturali”
Nelle sue dichiarazioni, Stasi lancia anche un appello alle delegazioni parlamentari calabresi affinché affrontino con urgenza quella che definisce una potenziale “macelleria sociale”. Il vero nodo da risolvere – sottolinea – è l’aumento del contributo storicizzato da parte dello Stato, oggi insufficiente a garantire equità tra lavoratori e tra enti. “È il momento di lavorare insieme – conclude – per evitare disuguaglianze e tutelare davvero chi da anni attende una soluzione stabile e dignitosa”.