L'Asp di Catanzaro
L'Asp di Catanzaro

Passa dal 77 per cento del 2025 al 93 per cento del 2026 la media di copertura delle postazioni di guardia medica nei tre distretti di competenza dell’Asp di Catanzaro nei primi sei giorni del nuovo anno. Un dato che segna un netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e che riguarda una fase tradizionalmente critica per la continuità assistenziale, come quella a cavallo tra la fine dell’anno e l’Epifania.

La strategia adottata nel periodo natalizio

A spiegare il risultato è la stessa Azienda sanitaria provinciale, che nel periodo natalizio ha messo in campo una strategia di copertura per ambito territoriale. L’obiettivo è stato quello di ottimizzare la presenza dei medici in servizio, garantendo turni nelle postazioni limitrofe a quelle rimaste temporaneamente scoperte. Una scelta organizzativa che si inserisce in un contesto normativo nel quale resta centrale l’accordo con il medico sulle sedi da coprire, ma che ha consentito di ridurre sensibilmente le scoperture.

I dati nei singoli distretti

Il confronto con il 2025 mostra un miglioramento diffuso in tutti i distretti. Nel territorio di Catanzaro la copertura è salita dall’80 al 90 per cento nel periodo compreso tra il 31 dicembre e il 6 gennaio. Nel distretto di Lamezia Terme si è passati dall’88 al 92 per cento, mentre a Soverato, storicamente caratterizzato da percentuali più elevate, la copertura ha raggiunto il 95 per cento. Considerando che la prima settimana dell’anno è composta da sei giorni con turni di 24 ore, la media complessiva si è attestata al 93 per cento.

Un miglioramento che va oltre i numeri

Secondo l’Asp di Catanzaro, i dati non rappresentano soltanto un indicatore statistico, ma raccontano un miglioramento concreto dell’assistenza di prossimità in tutta la provincia proprio nel periodo più delicato dell’anno. Una fase in cui il ricorso alla guardia medica diventa essenziale per alleggerire la pressione su pronto soccorso e strutture ospedaliere.

Il ruolo dei medici e del confronto sindacale

L’Azienda sanitaria ha ribadito la centralità dell’interlocuzione con i sindacati dei medici, considerata decisiva per la riuscita dell’organizzazione dei turni. Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai numerosi professionisti, compresi medici in pensione, che si sono resi disponibili con spirito di servizio a coprire turni rimasti improvvisamente vacanti e ad assicurare ulteriori presenze nei giorni successivi. Un contributo che ha inciso in maniera significativa sulla riuscita del piano e sulla continuità dell’assistenza sul territorio.