Entro il 2022 in Europa e nel Regno Unito si prevede la riduzione del tasso di mortalità delle dieci forme di tumore più diffuse, a partire da quello ovarico.

Lo indica la ricerca coordinata dall'Università degli Studi di Milano assieme all'Università di Bologna e sostenuta dalla Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro.

 

"In Italia, Spagna, Polonia e in altri Paesi, i contraccettivi orali sono stati resi disponibili molto più tardi, e quindi le tendenze favorevoli in queste nazioni sono iniziate più tardi e sono minori". Secondo le indicazioni della ricerca, nel 2022 le morti per cancro ovarico saranno circa 26.500 nei Paesi Ue 4.000 nel Regno Unito.

Dopo aver corretto per età, il tasso di mortalità sarà rispettivamente di 4,32 e 4,57 per 100.000 donne rispettivamente nell'Ue e nel Regno Unito. Oltre all'uso a lungo termine di contraccettivi orali, che riduce del 40% circa il rischio di cancro alle ovaie nelle donne di mezza età e anziane, La Vecchia, ha rilevato che "anche altri fattori possono essere parzialmente responsabili, come una riduzione nell'uso della terapia ormonale sostitutiva".

In generale la ricerca indica che nell'anno in corso i tassi di mortalità per i dieci tumori più comuni continueranno a diminuire nella maggior parte dei Paesi europei, anche se il numero di persone che muoiono aumenterà a causa dell'invecchiamento della popolazione.

 

Fa eccezione il cancro del pancreas, per il quale i tassi di mortalità continuano ad aumentare nelle donne (+3,4%) con poche variazioni negli uomini (in calo dello 0,7%) nell'Ue, e che ha superato il tumore del seno, diventando la terza causa più comune di morte per cancro nell'Ue (87.300 decessi, con un tasso di mortalità rispettivamente di 8,1 e 5,9 per 100.000 negli uomini e nelle donne). In aumento anche i decessi per cancro al polmone (+ 2% nell'Ue e +5% nelle donne nel Regno Unito).