Reggio Calabria FilmFest 2025, al via la XIX edizione tra cinema, cultura e identità
La città si trasforma in Capitale del Cinema con proiezioni, incontri letterari e anteprime: omaggio a Gianna Maria Canale e a Giuseppe De Nava per sei giorni di magia e bellezza

Prende il via questa sera la diciannovesima edizione del Reggio Calabria FilmFest – Festival dello Stretto, che fino al 21 settembre trasformerà la città in una vera e propria capitale del cinema. La facciata del Museo Archeologico Nazionale si è già illuminata con il manifesto ufficiale che celebra la diva Gianna Maria Canale, a cui il festival è dedicato. Un segnale simbolico che introduce il claim di quest’anno, “Bellezza eterna, identità viva”, e che accompagnerà gli eventi nei luoghi nevralgici della città: dal MArRC alla Biblioteca Villetta Pietro De Nava, da Piazza De Nava al Cine-teatro Odeon.
L’inaugurazione e l’omaggio a Giuseppe De Nava
La grande apertura, promossa dall’Associazione E20 e sostenuta dalla Città Metropolitana, dalla Fondazione Calabria Film Commission e dal Ministero della Cultura, avrà luogo questa sera alle 21.30 in Piazza De Nava con la proiezione del documentario “Un nome, una rinascita, una città. Giuseppe De Nava”, firmato da Thomas Castiello. L’opera, prodotta interamente dal Festival, racconta la figura del politico reggino nella Reggio post-terremoto del 1908. Prima della proiezione, spazio ai saluti istituzionali e a un talk con il direttore artistico Gianlorenzo Franzì e il direttore generale Michele Geria, moderati dalla giornalista Manuela Iatì.
Libri, incontri e collaborazioni culturali
Il Festival mantiene viva la tradizione della sezione “Un libro del Cinema”, con incontri ospitati nella storica Biblioteca “Pietro De Nava”. L’appuntamento inaugurale è oggi alle 18.00 con la presentazione del volume “L’avventura del Cinematografico Corrado Alvaro”, a cura di Eugenio Attanasio, che apre una nuova collaborazione con la Fondazione Corrado Alvaro. Nei giorni successivi spazio ad altre tre opere: “Pasolini giornalista” di Domenico Marino, “Cinque inverni” di Giorgia D’Anna e “L’umanoico” di Raffaele Mortelliti. Un calendario fitto, che tra anteprime, ospiti e dibattiti conferma il RCFF come un evento unico, capace di valorizzare identità, cultura e bellezza in una terra da sempre crocevia di arti e linguaggi.