Migranti dall’Aquila trasferiti in Calabria: 45 persone accolte tra Crotone, Cosenza, Reggio e Vibo Valentia
I migranti, giunti in Italia lungo la rotta balcanica, avevano trascorso quasi due settimane all’aperto in attesa dell’avvio delle procedure per la richiesta di protezione internazionale
Si è conclusa questa mattina la permanenza del gruppo di migranti che da giorni sostava davanti alla Prefettura e nel centro storico dell’Aquila. Un pullman organizzato dalle forze di Polizia ha trasferito 45 uomini, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, verso diverse strutture di accoglienza in Calabria, distribuite tra le province di Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Dal freddo dell’Aquila all’accoglienza calabrese
I migranti, giunti in Italia lungo la rotta balcanica, avevano trascorso quasi due settimane all’aperto in attesa dell’avvio delle procedure per la richiesta di protezione internazionale. Convocati questa mattina alle 7 davanti alla Questura dell’Aquila, sono stati identificati dagli operatori e successivamente imbarcati sul mezzo diretto al Sud. Il trasferimento, coordinato con le Prefetture calabresi, consentirà di proseguire l’iter amministrativo previsto dalla normativa, garantendo al contempo condizioni di maggiore sicurezza e dignità.
Solidarietà e intervento delle associazioni
Nei giorni scorsi, numerose associazioni di volontariato e realtà religiose si erano mobilitate per fornire coperte, pasti e beni di prima necessità al gruppo. Tra queste, la Fraterna Tau, che aveva segnalato la crescente difficoltà nel gestire l’aumento delle presenze in strada e la necessità di una sistemazione stabile.
Un’emergenza gestita con il supporto della rete nazionale
Il trasferimento in Calabria pone fine a una situazione di emergenza umanitaria che aveva suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali. L’arrivo dei migranti nelle strutture del territorio regionale rappresenta un nuovo passo nel percorso di accoglienza diffusa, in linea con la politica nazionale di redistribuzione dei flussi e con la tradizionale solidarietà delle comunità calabresi verso chi cerca un futuro migliore.