Il fenomeno dell''acqua rubata', un crimine contro la comunità
Il 29 gennaio, in località Campione a Capo Colonna, le squadre del nucleo di controllo del Consorzio di Bonifica della Calabria hanno scoperto una grave manomissione della rete idrica.

L'acqua è una risorsa preziosa e indispensabile per la vita, l'agricoltura e l'industria. Tuttavia, il furto d'acqua è un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti in diverse parti del mondo, compresa l'Italia. Recentemente, in Calabria, sono stati registrati gravi episodi di manomissione della condotta idrica, con il furto di strumenti di controllo dell'acqua. Questi atti non solo violano la legge, ma minano anche gli sforzi per garantire un utilizzo equo e sostenibile della risorsa.
Un'indagine a Capo Colonna
Il 29 gennaio, in località Campione a Capo Colonna, le squadre del nucleo di controllo del Consorzio di Bonifica della Calabria hanno scoperto una grave manomissione della rete idrica. Due hydropass, strumenti installati per monitorare l'uso dell'acqua su terreni privati, sono stati asportati illegalmente. Questo episodio ha richiesto l'intervento immediato dei Carabinieri per documentare e circostanziare il reato. Si tratta di un'azione premeditata e complessa, mirata a eludere i controlli e accedere illegalmente alla risorsa idrica. L'installazione di un raccordo per deviare l'acqua verso un laghetto vicino dimostra la volontà di sfruttare il sistema per interessi privati, in totale spregio delle normative vigenti.
Un problema diffuso
Il furto d'acqua non è un evento isolato. Solo il giorno precedente, sul vicino fiume Neto, erano stati individuati e repressi diversi allacci abusivi sulla condotta principale. Questi episodi indicano una tendenza all'uso illecito dell'acqua, un problema che non può essere tollerato, specialmente in un territorio come la Calabria, dove la gestione delle risorse idriche è cruciale per l'agricoltura e la sostenibilità ambientale.
La risposta delle autorità
Le autorità locali e regionali stanno reagendo con fermezza a questi atti illeciti. Il Commissario Straordinario Giacomo Giovinazzo ha sottolineato l'importanza della collaborazione con l'Arma dei Carabinieri per la repressione di questi crimini. Ha dichiarato che, grazie al supporto e agli interventi puntuali delle forze dell'ordine, l'azione di repressione di qualsiasi furto e danneggiamento proseguirà senza alcun indugio. Il contrasto a queste pratiche illecite rientra in una più ampia strategia per il ripristino della legalità e l’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica. Le istituzioni regionali, tra cui il Presidente Occhiuto e l'Assessore Gallo, stanno lavorando attivamente per garantire un approvvigionamento equo e costante dell'acqua per l'intero comparto agricolo.
Le conseguenze di un furto silenzioso
Il furto d'acqua non è solo un problema legale, ma ha ripercussioni economiche e ambientali. L'uso improprio della risorsa danneggia l'economia agricola, poiché altera la distribuzione equa e penalizza chi rispetta le regole. Inoltre, compromette l'ecosistema, riducendo la disponibilità per i corsi d'acqua naturali e per il fabbisogno umano, alterando gli equilibri ambientali. Il ripristino delle infrastrutture danneggiate e l'installazione di nuovi sistemi di controllo comportano costi significativi che ricadono sulla comunità.
L'importanza della denuncia
Per contrastare il fenomeno del furto d'acqua, è fondamentale un'azione congiunta tra istituzioni e cittadini. La denuncia di atti illeciti e il supporto alle autorità sono strumenti essenziali per garantire il rispetto delle regole. Il Consorzio di Bonifica della Calabria sta promuovendo iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere la comunità nella tutela della risorsa idrica. Il Commissario Straordinario Giovinazzo ha evidenziato l'importanza della coesione sociale per il rispetto della legalità, sottolineando che non vi sarà alcun arretramento nell’azione di contrasto a queste pratiche illegali, grazie anche al supporto delle forze dell’ordine. Il furto d’acqua è una minaccia che va affrontata con determinazione e rigore. Gli episodi recenti in Calabria dimostrano la necessità di rafforzare i controlli e le misure punitive per chi viola la legge. La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini è fondamentale per garantire un uso sostenibile e equo dell’acqua, una risorsa troppo preziosa per essere sottratta illegalmente. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile preservare questo bene essenziale per le generazioni future.
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