Sulla Statale 106 si procede nel rispetto del cronoprogramma previsto. A confermarlo è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha spiegato come i lavori siano pronti a partire nei cantieri già finanziati. Un percorso che, secondo il governatore, dimostra come l’intervento sull’arteria ionica stia finalmente entrando in una fase operativa concreta, dopo anni di ritardi e annunci.

Progettazione pronta e nuove risorse nel mirino

Occhiuto ha chiarito che l’obiettivo per il 2026 è quello di reperire ulteriori risorse per i tratti della Statale 106 che restano ancora da realizzare. In questo senso, un passaggio decisivo è rappresentato dalla progettazione già ottenuta da Anas per le porzioni non ancora finanziate. Le risorse, ha sottolineato il presidente, vengono assegnate laddove il livello progettuale è più avanzato, ed è proprio su questo terreno che la Calabria intende farsi trovare pronta.

Sicurezza stradale e una ferita da chiudere

Nel suo intervento, pronunciato durante i saluti di fine anno alla Cittadella regionale di Catanzaro, Occhiuto ha posto l’accento anche sul tema della sicurezza. La Statale 106, spesso definita “strada della morte”, rappresenta una ferita aperta per la Calabria. “In un Paese civile – ha rimarcato – non dovrebbero esistere strade con una simile denominazione”, ribadendo la necessità di accelerare gli interventi per garantire infrastrutture moderne, sicure e all’altezza delle esigenze dei cittadini calabresi.