Nuove regole europee su pesca e sanità animale: cosa cambia per la Calabria
Tonno rosso e peste suina africana al centro dei regolamenti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea

Implicazioni dirette per le attività di pesca e allevamento nella regione
Gestione del tonno rosso: nuove misure per Mediterraneo e Atlantico
Il Regolamento delegato (UE) 2025/837, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 3 luglio 2025, introduce modifiche alla disciplina europea in materia di gestione del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mar Mediterraneo. Queste novità vanno a integrare e aggiornare il Regolamento (UE) 2023/2053, con l’obiettivo di rafforzare il controllo sulla filiera e promuovere una pesca sostenibile di questa specie preziosa.
Per il territorio calabrese, in particolare per le marinerie che operano lungo la costa tirrenica, si tratta di una notizia di grande interesse. Il tonno rosso rappresenta una risorsa economica strategica, e i nuovi parametri imposti dalla normativa europea incidono direttamente sulle modalità di pesca, sulle quote di prelievo, sulla tracciabilità del pescato e sulle autorizzazioni per le singole imbarcazioni.
Le nuove regole puntano a tutelare gli stock ittici in un contesto ambientale sempre più fragile, introducendo sistemi di monitoraggio più stringenti e requisiti tecnici aggiornati per la gestione sostenibile del comparto. Una svolta normativa che chiama in causa direttamente le imprese calabresi della pesca, chiamate ad adeguarsi per rimanere competitive nel rispetto delle norme europee.
🔗 Consulta il regolamento completo (UE) 2025/837
Peste suina africana: rafforzati i protocolli di prevenzione
Un altro punto centrale tra i regolamenti pubblicati riguarda la peste suina africana, con il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/862, che modifica le misure di controllo già previste dal Regolamento (UE) 2023/594. L’obiettivo è contenere la diffusione della PSA, che negli ultimi anni ha colpito duramente diversi paesi europei, con gravi ricadute per la filiera suinicola.
In Calabria, pur in assenza di focolai attivi, l’attenzione resta alta. La posizione geografica della regione e la presenza diffusa di cinghiali selvatici – noti vettori del virus – rendono fondamentale l’applicazione scrupolosa delle nuove disposizioni. Le misure aggiornate prevedono un potenziamento dei controlli sanitari, l’adozione di pratiche più rigorose di biosicurezza negli allevamenti, e restrizioni sui movimenti di animali vivi in caso di rischio.
Il regolamento mira anche a migliorare la capacità di risposta in caso di emergenza sanitaria, con un sistema più rapido e coordinato di interventi e comunicazioni tra autorità sanitarie locali e organismi europei.
🔗 Leggi il testo integrale del regolamento (UE) 2025/862
Altri aggiornamenti normativi di interesse
Tra i documenti pubblicati figurano anche regolamenti su altri aspetti del comparto agroalimentare e della pesca, come la gestione del sugarello cileno, le misure contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità e l’autorizzazione all’immissione sul mercato della glucosil esperidina come nuovo alimento.
Anche se di rilievo minore per il territorio calabrese rispetto ai temi del tonno rosso e della peste suina africana, si tratta comunque di aggiornamenti che delineano una visione europea sempre più attenta alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità e alla gestione responsabile delle risorse naturali.