Statua San Francesco di Paola nella piazzetta di Fuscaldo Marina
Statua San Francesco di Paola nella piazzetta di Fuscaldo Marina

Un passato fatto di turismo di lusso, mare cristallino e stagioni che duravano fino a ottobre. Un presente che riparte dalle alici e dalle tradizioni, con famiglie e turisti di nuovo protagonisti.

Gli anni d’oro tra ’80 e ’90

C’era un tempo in cui Fuscaldo era sinonimo di eleganza e vitalità. A cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, l’ex Sangrilà, lussuosa struttura affacciata direttamente sulla spiaggia, accoglieva turisti da tutta Europa. Era un’epoca in cui il paese viveva pienamente di turismo: la stagione partiva già a maggio, quando i primi visitatori tedeschi affrontavano senza timore le acque ancora fredde del Tirreno pur di godere di un mare cristallino e incontaminato.

Via Lungomare Fuscaldo Marina
Via Lungomare Fuscaldo Marina

E non finiva presto: la stagione turistica a Fuscaldo si prolungava fino alla fine di settembre, spesso anche ai primi dieci giorni di ottobre, con spiagge ancora vive, lidi aperti e famiglie che continuavano a godere del mare e del sole.

Non erano solo gli alberghi a fare grande Fuscaldo: il borgo pullulava di attività, bar, ristoranti e lidi capaci di trasformare l’estate in una lunga festa. Sulla sabbia i bambini correvano e giocavano con secchielli e formine, mentre i ragazzi più grandi montavano reti per improvvisare partite di pallavolo sotto il sole.

La crisi e gli anni difficili

Poi arrivò la crisi, e con essa un lento declino. Il Sangrilà chiuse i battenti, altre attività storiche si spensero e il turismo diminuì anno dopo anno. Fuscaldo non era più quella fucina di energia che aveva reso unici gli anni ’80 e ’90. Spiagge più vuote, meno famiglie, meno giovani: i segni della difficoltà erano tangibili.

Dopo la pandemia, la rinascita

Eppure la storia di Fuscaldo non è mai stata solo nostalgia. Dopo la pandemia, qualcosa ha iniziato a cambiare. Un nuovo albergo sul mare ha riacceso la luce della speranza, con camere accoglienti e serate d’intrattenimento dedicate alla cucina, alle tradizioni e agli spettacoli.

Pescatore di Fuscaldo Marina, sistema le reti per la pesca.
Pescatore di Fuscaldo Marina, sistema le reti per la pesca.


La comunità si è reinventata e il Festival delle Alici di Fuscaldo è diventato un appuntamento fisso e amatissimo, capace di celebrare l’anima marinara del paese. A questo si è affiancato il successo del Fuscaldo Sun Spiritz, evento che ha trasformato il borgo in un palcoscenico dove musica e sapori si fondono in un’esperienza unica.

Oggi: il mare, le famiglie e il futuro

Oggi Fuscaldo mostra nuovamente il volto migliore di sé. I pescatori tornano sulle strade con le reti pronte per la notte, le spiagge si riempiono di ombrelloni e i ristoranti lavorano a pieno ritmo. Si vedono famiglie intere, bambini che stringono nuove amicizie e giocano insieme con una palla, ragazzi che si tuffano nel mare al tramonto, falò sulla spiaggia che illuminano la notte accompagnati da chitarre e canzoni improvvisate.

Spiaggia di Fuscaldo Marina
Spiaggia di Fuscaldo Marina

Persino dopo la seconda metà di agosto le case restano aperte, segno che il paese non vuole spegnersi più presto come accadeva in passato. Fuscaldo è vivo, e vuole continuare a esserlo.

Una speranza che diventa certezza

Il futuro di questo magnifico comune del Tirreno cosentino dipende dall’impegno di tutti: cittadini, istituzioni e turisti. Ma le basi ci sono: il mare pulito, le tradizioni autentiche, la voglia di stare insieme.

Fuscaldo ha fatto la storia, e ancora oggi dimostra di poterla scrivere. La rinascita non è un sogno: è già iniziata.