Falcomatà: «Sui bus fantasma presentati da Salvini l’ennesima presa in giro ai calabresi»
Il sindaco di Reggio Calabria critica duramente il caso dei 111 mezzi annunciati in campagna elettorale e mai entrati in servizio

«Amarezza, sconforto e rabbia». Sono queste le parole con cui Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria e neo consigliere regionale del Partito democratico, commenta quanto emerso dal servizio realizzato dalla trasmissione di La7 Piazza Pulita, firmato dall’inviato Salvatore Gulisano. L’inchiesta televisiva ha riportato all’attenzione pubblica la vicenda dei 111 nuovi autobus presentati lo scorso anno a Cosenza dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini insieme ai candidati del centrodestra, in piena campagna elettorale.
Falcomatà non usa mezzi termini: «Guardando quelle immagini, si palesa in tutto il suo cinismo e la sua meschinità il tentativo di convincere la gente a colpi di effetti speciali che, tanto speciali, poi non sono». Secondo il sindaco, i cittadini calabresi sarebbero stati illusi con promesse roboanti e scenografie costruite ad arte per fini elettorali.
«Di quei bus non c’è traccia»: la denuncia
Durante l’evento pubblico tenutosi a Cosenza, Salvini aveva annunciato un investimento da 44 milioni di euro per dotare la Calabria di autobus «moderni, tecnologici e confortevoli» in grado di collegare la regione al resto d’Italia. Ma, a distanza di mesi, la realtà raccontata dal servizio televisivo è ben diversa.
«Ad urne aperte – denuncia Falcomatà – mentre il centrodestra continua a brindare per il successo elettorale, di quei fantastici e luccicanti pullman non v’è traccia, se non di alcuni modelli parcheggiati nell’autoparco della ditta che li ha in custodia». Autobus che, come mostrato dalle telecamere di La7, restano inutilizzati, fermi nei piazzali privati e lontani da qualsiasi linea di trasporto pubblico.
Intanto, il servizio per i cittadini – sottolinea Falcomatà – continua a essere garantito «da un piccolo minivan che risponde, più realisticamente, alle richieste dell’utenza». Una situazione che, secondo il sindaco, rappresenta «l’ennesima presa in giro consumata sulle speranze e le necessità dei calabresi».
Una questione politica e morale
Falcomatà accusa direttamente i rappresentanti locali del centrodestra di aver avallato una «messinscena elettorale» ai danni dei cittadini: «Il ministro Salvini, applaudito e sostenuto dagli accoliti di casa nostra, ha promesso un potenziamento del trasporto pubblico che oggi si rivela una gigantesca operazione di propaganda».
Il sindaco di Reggio Calabria invita infine a fare chiarezza: «Non si può continuare a costruire consenso sulla pelle dei calabresi. Serve trasparenza, rispetto del territorio e delle istituzioni, non spot elettorali che si sciolgono il giorno dopo il voto».
La vicenda dei bus – conclude Falcomatà – «è il simbolo di una politica che preferisce le passerelle alle soluzioni concrete. E questo non è più accettabile per una terra che chiede dignità e servizi reali».