Giuseppe Mazzuca
Giuseppe Mazzuca

“Si conosce un solo modo per difendere e rafforzare il sistema sanitario pubblico: finanziarlo, destinare risorse, aumentare la spesa”. Con queste parole, il presidente del Consiglio comunale di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, accende i riflettori su quella che definisce una strategia precisa di depotenziamento del servizio sanitario pubblico in Calabria. Secondo Mazzuca, il presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, avrebbe adottato una linea politica coerente con quella del governo nazionale, basata sull’indebolimento del settore pubblico a vantaggio di quello privato.

La fotografia impietosa del sistema calabrese

I dati, sottolinea Mazzuca, parlano chiaro: la Calabria ha il numero di posti letto pubblici percentualmente più basso d’Italia, a fronte di un’incidenza del settore privato tra le più alte del Paese. La spesa sanitaria pro capite è inferiore alla media nazionale, le liste d’attesa risultano le più lunghe, e il fenomeno dell’emigrazione sanitaria ha raggiunto “vette drammatiche”. Il personale sanitario – medici e infermieri – continua a lasciare gli ospedali, mentre la medicina di base e l’assistenza sul territorio sono al collasso.

La scelta politica: il pubblico in affanno, il privato in crescita

A fronte di questa crisi strutturale, Mazzuca accusa il governatore Occhiuto di non aver investito adeguatamente nel potenziamento del pubblico. “Invece di assumere personale, dotare gli ospedali di attrezzature adeguate e abbattere le liste d’attesa – denuncia – si preferisce accreditare nuove strutture private, che già registrano livelli di spesa per prestazioni convenzionate tra i più alti d’Italia rispetto al totale della spesa pubblica”. Una scelta che, secondo il presidente del Consiglio comunale, rappresenta un disegno consapevole e orientato verso la privatizzazione del sistema sanitario.

Il Pd promette battaglia: “Difenderemo la sanità pubblica”

A fronte di questa visione, Giuseppe Mazzuca rilancia l’impegno del Partito Democratico nel difendere il servizio sanitario nazionale. “Ci opporremo con tutte le forze e i mezzi democraticamente a nostra disposizione – afferma – perché ogni cittadino deve avere il diritto di essere curato subito, bene e nel luogo in cui vive”. Per il rappresentante del PD, è immorale che l’accesso alla sanità sia legato alla capacità economica del singolo: “Non si può scegliere tra mangiare o curarsi”.