Viadotto Ortiano II, tre anni di incertezze per Longobucco
La deputata M5S Baldino: “Serve trasparenza sui lavori e garanzie di sicurezza per cittadini e territorio”
“Sono passati quasi tre anni dal crollo del Viadotto Ortiano II e i cittadini di Longobucco non hanno ancora certezze né sui tempi di riapertura né sulla piena sicurezza dell'opera”, denuncia la deputata del Movimento Cinque Stelle, Vittoria Baldino, intervenuta alla Camera dei Deputati sulla vicenda della Strada Statale 177 direzione Sila-Mare. Baldino sottolinea che si tratta di un ponte i cui lavori sono durati cinquant’anni e per il quale lo Stato ha speso circa 100 milioni di euro, crollato sotto una pioggia “neanche eccezionale”. “Oggi, a distanza di tre anni, una comunità intera continua a vivere nell'incertezza e nell'isolamento”, aggiunge la deputata.
Interrogazioni e richieste al Governo
La deputata ha ricordato di aver presentato la terza interrogazione parlamentare sulla ricostruzione del viadotto, chiedendo al Governo risposte chiare e puntuali. “I lavori sono in corso e una parte risulta già consegnata, ma mancano elementi fondamentali: vogliamo sapere quali siano i tempi certi di completamento, se gli interventi realizzati sono stati eseguiti a regola d’arte, se sono stati effettuati tutti i controlli necessari e se il torrente e i suoi argini siano stati messi realmente in sicurezza”, spiega Baldino.
Trasparenza, sicurezza e futuro del territorio
“Non si tratta di polemica, ma di una richiesta di trasparenza e responsabilità”, prosegue la deputata M5S. “Qui è in gioco il diritto alla mobilità, la sicurezza dei cittadini e la possibilità per un’area interna già fragile di non essere condannata allo spopolamento e alla desertificazione”. “Il vero ponte che dobbiamo costruire – conclude Baldino – non è solo quello in cemento, ma quello tra una politica che realizza opere utili e sicure e cittadini che oggi si sentono sempre più abbandonati. Longobucco e la Sila Greca meritano risposte, non altri rinvii”.