Decreto Flussi, Coldiretti Calabria: “Svolta per il lavoro agricolo e la legalità nei campi”
L’organizzazione esprime soddisfazione per le 47.000 quote stagionali gestite dalle associazioni agricole e chiede di superare il sistema del click day per rispondere alle reali esigenze del settore

Il nuovo Decreto Flussi approvato dal Consiglio dei Ministri segna un importante passo avanti per garantire continuità al lavoro agricolo e contrastare le distorsioni nel mercato del lavoro. Coldiretti Calabria esprime soddisfazione per un provvedimento che porta a 47.000 le quote complessive di lavoratori stagionali agricoli gestite direttamente dalle associazioni di categoria. “Si tratta di una svolta attesa da tempo – dichiara l’organizzazione – che semplifica le procedure di assunzione e favorisce l’incontro tra domanda e offerta, superando le inefficienze del passato.”
In Calabria 4 milioni di giornate lavorative con manodopera straniera
Con oltre 19.000 lavoratori stranieri impiegati in forma continuativa o stagionale e 95.000 aziende agricole attive, la Calabria rappresenta un territorio in cui la manodopera estera è essenziale. Ogni anno si registrano oltre 4 milioni di giornate lavorative svolte da lavoratori provenienti da paesi come Romania, India, Marocco, Albania, Senegal, Bulgaria, Mali e Nigeria. Il decreto risponde concretamente alle esigenze del comparto, migliorando la programmazione della forza lavoro e contribuendo a mantenere operativa la filiera agricola regionale.
Legalità nei campi e necessità di superare il “click day”
Il provvedimento rappresenta anche un importante strumento per rafforzare la legalità, togliendo terreno al caporalato transnazionale. Secondo il Rapporto sui crimini agroalimentari di Coldiretti, Eurispes e Osservatorio Agromafie, le quote gestite dalle associazioni agricole costituiscono un argine contro le reti criminali dell’intermediazione illecita. “Ora è necessario superare definitivamente il sistema del click day – afferma Romano Magrini, responsabile lavoro di Coldiretti nazionale – per permettere alle imprese di fare richiesta in base alle effettive esigenze stagionali.” Coldiretti auspica che le quote possano salire a 60.000 nei prossimi tre anni, garantendo qualità, continuità e legalità alla filiera agroalimentare calabrese.