Le piccole e medie imprese trainano l’Italia. In Calabria l’occupazione si regge quasi interamente su micro e Pmi
Nel Mezzogiorno e in Calabria il tessuto produttivo si fonda quasi esclusivamente sulle piccole realtà, con Vibo Valentia al primo posto nazionale
Le piccole e medie imprese italiane si confermano il motore economico del Paese e dell’Europa. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, le aziende con meno di 250 dipendenti rappresentano il 99,9% del totale nazionale, pari a oltre 4,7 milioni di imprese, e danno lavoro a 14,2 milioni di persone.
Le grandi aziende, appena 4.619, impiegano invece circa 4,4 milioni di addetti. I numeri collocano l’Italia ai vertici europei per occupazione e produzione generata dalle PMI: il 74,6% degli occupati italiani lavora in queste realtà, contro il 55,2% della Germania.
Calabria e Mezzogiorno, l’ossatura economica del Paese
Nel Mezzogiorno, e in particolare in Calabria, le piccole e micro imprese rappresentano un autentico pilastro occupazionale. A Vibo Valentia, infatti, l’incidenza di chi lavora in micro e Pmi raggiunge il 100%, un dato record a livello nazionale.
La regione si conferma così un territorio in cui la tenuta sociale ed economica dipende fortemente dalle imprese di prossimità, spesso a conduzione familiare, che nonostante le difficoltà legate alla burocrazia, alla carenza di infrastrutture e alla scarsità di credito, continuano a sostenere l’occupazione e la produzione locale.
Una forza produttiva che resiste al declino industriale
La Cgia di Mestre rileva come l’Italia, rispetto al passato, soffra la mancanza di grandi gruppi industriali, un vuoto creatosi negli ultimi quarant’anni con la perdita di leader nei settori della chimica, della siderurgia, dell’automotive e dell’informatica.
Nonostante ciò, le Pmi italiane restano protagoniste, producendo il 62,9% del fatturato totale nazionale e il 61,7% del valore aggiunto complessivo. Anche in termini di produttività, le medie imprese italiane superano quelle tedesche di oltre il 6%.
Piccole imprese, grande Paese
“Se l’Italia è ancora nel G20 – evidenzia la Cgia – lo dobbiamo ai tantissimi piccoli e piccolissimi imprenditori e alle loro maestranze”. Un riconoscimento che trova nella Calabria e nel Sud Italia esempi concreti di resilienza economica, dove il lavoro e la crescita continuano a poggiare sull’impegno quotidiano delle piccole imprese, vero cuore produttivo del Paese.