Sono stati condannati a dieci anni di carcere oltre al pagamento di una multa di oltre un milione e 600 mila euro per un russo e un turkmeno accusati di associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La richiesta è stata formulata dal sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Sara Amerio ed è stata celebrata con il rito abbreviato davanti al gup.


I due imputati sono stati accusati di essere gli scafisti della barca a vela partita dalla Turchia e arrivata a Roccella Ionica il 23 agosto 2021 con a bordo 98 persone tra iraniani, iracheni e siriani. Al momento dello sbarco, i due imputati si erano confusi con i profughi. I soggetti sono stati però arrestati dalla squadra mobile di Reggio Calabria lo scorso maggio in Puglia in attesa di procurarsi dei documenti falsi che, secondo gli inquirenti, gli sarebbero serviti per lasciare l’Italia e ricominciare, sotto falso nome, a trasportare profughi per conto di un’organizzazione criminale. L’indagine ha permesso – inoltre – di ricostruire i contatti ed il flusso di soldi che i due soggetti ricevevano dall’estero sulle carte di credito in loro possesso. Il processo è stato rinviato al 5 aprile quando ci saranno gli interventi della difesa ed è prevista la sentenza di primo grado.