Calabria in fiamme, Mammoliti: servono prevenzione, investimenti e più uomini sul territorio
Con 178 incendi in sette mesi e oltre 3.600 ettari bruciati, la regione è tra le più colpite d’Italia. Il consigliere regionale chiede interventi urgenti e un piano di rigenerazione delle aree devastate

L’abbandono delle campagne, lo spopolamento delle aree interne e la carenza di risorse umane dedicate al presidio ambientale hanno reso la Calabria sempre più vulnerabile. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, che denuncia come, nel corso degli anni, questa situazione abbia favorito incendi devastanti durante l’estate e frane o smottamenti nei mesi invernali. Le conseguenze sono gravi: danni ambientali, perdite economiche per le attività produttive e, in alcuni casi, anche la perdita di vite umane.
Incendi record: Calabria tra le regioni più colpite
Secondo il report “L’Italia in fumo” di Legambiente, negli ultimi sette mesi la Calabria ha registrato ben 178 incendi, posizionandosi al secondo posto in Italia per ettari bruciati (oltre 3.600), subito dopo la Sicilia. Le province più colpite sono quelle dell’area centrale, con roghi che hanno causato evacuazioni di villaggi turistici, abitazioni e la chiusura temporanea di strade. I Vigili del fuoco, in particolare quelli di Vibo Valentia, stanno operando in condizioni difficili, supportati da rinforzi giunti dalla Toscana. Mammoliti ha presentato una richiesta formale alla Regione per avviare una ricognizione dei danni e pianificare interventi di ripristino e rigenerazione delle aree colpite.
Servono investimenti strutturali e personale sul territorio
La vera prevenzione, secondo Mammoliti, non può limitarsi all’emergenza, ma deve passare da una cura costante del territorio, con investimenti mirati e l’impiego stabile di risorse umane qualificate. Solo attraverso un’azione sinergica, che coinvolga istituzioni, protezione civile, agricoltori e operatori forestali, sarà possibile contrastare in modo efficace i fenomeni estremi che colpiscono un territorio già fragile. “Solo con una manutenzione ordinaria e responsabile – conclude il consigliere – potremo evitare che incendi e alluvioni continuino a mettere in ginocchio la Calabria”.