La nuova presidente dell’ANPI della provincia di Cosenza “Paolo Cappello” è Maria Cristina Esposito, arbëreshë di Lungro, figura da anni impegnata nella vita associativa e civile del territorio. La nomina è arrivata all’unanimità nel corso della riunione del comitato direttivo tenutasi il 22 ottobre 2025. Dirigente dell’associazione dal 2015 e già vice presidente provinciale, Esposito raccoglie il testimone della guida di un organismo che da decenni rappresenta un presidio fondamentale di democrazia e memoria nel territorio cosentino.

L’impegno per i diritti, la scuola e la Costituzione

Nel suo intervento di ringraziamento, la nuova presidente ha voluto ricordare le tante manifestazioni e iniziative che hanno visto l’ANPI in prima linea negli ultimi anni, ribadendo la funzione sociale dell’associazione: essere voce di solidarietà, difesa dei diritti umani e resistenza civile di fronte a ogni forma di ingiustizia. “Difendere la scuola pubblica, la Costituzione e le libertà democratiche – ha dichiarato Esposito – è un dovere che ci richiama ogni giorno ai valori della Resistenza e alla loro attualità nel presente”.

La memoria come impegno quotidiano per la pace

Per Maria Cristina Esposito, la memoria non è un esercizio del passato ma una responsabilità viva: “La memoria della Resistenza – ha affermato – continua a vivere solo se si traduce in azioni concrete per la pace, per l’accoglienza e contro ogni forma di discriminazione e violenza”. L’obiettivo della nuova presidente sarà quello di rendere l’ANPI sempre più un luogo di partecipazione attiva, soprattutto per le giovani generazioni, in un tempo segnato da nuove sfide sociali e culturali.

Il nuovo gruppo dirigente provinciale

Accanto a Esposito, il rinnovato gruppo dirigente dell’ANPI di Cosenza vede Marta Perrotta nel ruolo di vice presidente vicaria e Nino Rubini come responsabile per il radicamento territoriale. Entrambi porteranno avanti il lavoro di consolidamento dell’associazione nelle diverse aree della provincia, con l’obiettivo di favorire la partecipazione, la memoria collettiva e il dialogo intergenerazionale.

Con questa nuova fase, l’ANPI di Cosenza ribadisce la propria vocazione a essere presidio di democrazia e libertà, fedele ai valori fondanti della Repubblica e alla difesa della pace.