Cosenza, una città che deve tornare a prendersi cura delle persone
Giacomo Mancini denuncia l’abbandono delle fasce più fragili e rilancia la necessità di un nuovo welfare municipale fondato su solidarietà, diritti e giustizia sociale
Se vivi in un rione come il mio – afferma Giacomo Mancini, dirigente del Pd Calabria ed ex parlamentare socialista, in un video diffuso sui social – sai che molte persone patiscono il freddo e già dalle prime ore del mattino cercano il tepore dei primi raggi di sole. A Cosenza esistono tante storie di difficoltà, povertà, emarginazione e solitudine, che meritano attenzione, vicinanza e sostegno concreto.
Le promesse tradite e l’abbandono dei più deboli
Negli ultimi anni, invece, al Comune di Cosenza sono stati favoriti parenti e affini attraverso concorsi contestati, mentre le persone fragili sono state abbandonate. Abbiamo ascoltato troppe parole vuote di chi si proclama socialista, ma tradisce ogni giorno i valori di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale. È giunto il momento di voltare pagina e di garantire opportunità e diritti a chi vive nel bisogno.
Ripartire dal basso per una nuova Cosenza
Una città non è solo strade, piazze e palazzi: una città è soprattutto fatta di persone. Cosenza ha bisogno di una nuova rete di welfare municipale: pronto intervento sociale, invecchiamento attivo, portierato sociale, empori solidali, housing e co-housing sociale, contrasto alla dispersione scolastica, agevolazioni per lo sport, biblioteche e ludoteche di quartiere, sostegno alle persone con disabilità, residenzialità e “dopo di noi”. Cosenza può tornare a crescere solo partendo dal basso, sconfiggendo arroganza, supponenza e prepotenza. Cosenza merita di meglio.