San Floro, il borgo della seta tra tradizione, natura e arte
Antico centro nel catanzarese con radici neolitiche, immerso nella valle del Corace

San Floro, piccolo comune della provincia di Catanzaro, sorge su una collina che domina la valle del fiume Corace. Le sue origini risalgono al Neolitico e, secondo alcune ricerche, fu successivamente legato alla colonia magnogreca di Skylletion (Squillace). L’assetto moderno nasce tra il Medioevo e l’età feudale, passando tra famiglie nobiliari locali e subendo danni nel terremoto del 1783.
Un affaccio unico tra Sila e Ionio
Situato a 260 m sul livello del mare, San Floro offre un panorama che alterna paesaggi montani a scorci sul Mar Ionio. Forte di una vegetazione rigogliosa, è circondato da boschi, frutteti e mulini rurali, particolarmente apprezzati durante la stagione estiva.
La seta: cuore culturale ed economico
Fino ai secoli XIV–XVII la Calabria, con Catanzaro e questo borgo, fu centro europeo della seta. Le vestigia di questa tradizione sono oggi custodite nel Museo della Seta, allestito nel Castello Caracciolo, dove si possono ammirare telai antichi, damaschi, bachi da seta e antichi strumenti dell’arte serica. Chi visita il borgo può dapprima muoversi nella ricca esposizione museale e poi scoprire un progetto contemporaneo: la cooperativa "Nido di Seta", fondata nel 2014, che ha riattivato la bachicoltura locale e ridato vita all’intera filiera della seta calabrese.
Terra dei fichi bianchi e panifici artigianali
San Floro è anche rinomato per i suoi fichi bianchi secchi, prodotti secondo metodi tradizionali e considerati tra i più pregiati della regione. Inoltre, l'economia locale si arricchisce con la coltivazione di grano biologico e la lavorazione artigianale in mulini tradizionali. Una menzione particolare meritano i pani di segale e "Brunetto", vincitori di riconoscimenti nazionali.
La comunità e le tradizioni religiose
Gli abitanti, detti sanfloresi, vivono una forte devozione per il patrono, San Floro Martire, commemorato ogni 18 agosto con processioni solenni. Il centro storico pulsante d’estate si anima di ritorni, di emigrati e di eventi che uniscono fede, folclore e convivialità.
Turismo lento e identità locale
Oggi San Floro attira visitatori in cerca di autenticità: dal Museo della Seta ai sentieri naturalistici, dalla “Via della seta” ai mulini e ai frutteti. In estate la piazza principale diventa un osservatorio sul cielo stellato, offrendo momenti di incontro tra tradizione culturale e paesaggio incontaminato.