Cosenza al centro del mondo: la Convention delle Camere estere rilancia le imprese calabresi
Oltre 600 incontri B2B, accordi internazionali e nuove prospettive per l’export. La 34ª edizione accende i riflettori su una Calabria pronta a dialogare con i mercati globali

A distanza di giorni dalla sua conclusione, la 34ª Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero – svoltasi a Cosenza dal 21 al 23 giugno – continua a generare effetti positivi sul territorio. Un evento che ha segnato un momento storico per la Calabria, accendendo connessioni internazionali e rafforzando le prospettive di export e crescita per le imprese locali. Le 86 Camere di Commercio provenienti da 63 Paesi hanno reso la città fulcro di scambi, relazioni e visioni per un futuro sempre più globale.
Incontri, accordi e visioni per il futuro delle imprese calabresi
Cuore pulsante della Convention sono stati i 600 incontri B2B tra imprenditori calabresi e delegati delle Camere estere, organizzati il 23 giugno in collaborazione con Promos Italia nell’ambito del progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia). Un’occasione concreta di confronto su mercati, normative e opportunità, che ha visto grande entusiasmo e partecipazione. Delegazioni da tutto il mondo hanno raccontato l’esperienza cosentina sui propri canali social, contribuendo a rafforzare l’immagine di una Calabria dinamica e aperta al mondo.
Un nuovo protagonismo per la Calabria nel sistema camerale globale
Oltre alla promozione delle imprese, la Convention ha gettato le basi per una riforma del sistema camerale italiano all’estero. Sono stati firmati accordi, approvati nuovi regolamenti e avviato un dialogo strutturato con ICE e le istituzioni nazionali. Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza, ha parlato con orgoglio di una “Cosenza al centro del mondo”, mentre Mario Pozza (Assocamerestero) e Andrea Prete (Unioncamere) hanno sottolineato la necessità di investire in infrastrutture e capitali umani. Al centro del confronto anche il turismo delle radici, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle filiere locali, con le Camere estere come partner strategici di lungo termine.