Polizia Locale di Cassano, la maggioranza difende le nomine di Comandante e Vice-Comandante
Respinte le accuse di illegittimità: “Contestazioni strumentali e incoerenti, pieno rispetto delle regole e delle istituzioni”
Tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale figura un’interpellanza presentata da alcuni consiglieri di minoranza, non sottoscritta da tutti i gruppi, circostanza che viene ritenuta indicativa della natura strumentale della questione. L’atto riguarda la presunta illegittimità del conferimento dell’incarico di Comandante del Settore Polizia Locale e della nomina del Vice-Comandante. Secondo i consiglieri di maggioranza, il contenuto dell’interpellanza appare sorprendente e privo di fondamento, al punto da sembrare quasi paradossale.
Le nomine a confronto con il passato
Per anni la Polizia Locale di Cassano all’Ionio è stata guidata da una figura con una formazione professionale non coerente con le funzioni tipiche del Corpo, senza che allora venissero sollevate contestazioni sulla legittimità o sull’opportunità della scelta. Oggi, invece, viene messa in discussione la nomina del Comandante Fioravante Veneziano, laureato in giurisprudenza, con alta formazione post-laurea, inquadrato nella categoria D e in possesso di competenze pienamente adeguate al ruolo, oltre a essere profondamente legato alla comunità cassanese. Una contestazione che appare contraddittoria, anche alla luce del clima di serenità e collaborazione che la sua nomina ha contribuito a creare all’interno del Corpo.
Vice-Comandante, coerenza politica e rispetto delle istituzioni
Analoghe perplessità emergono in merito alla contestazione della nomina del Vice-Comandante Marcello Papasso, che aveva già ricoperto lo stesso incarico durante la precedente amministrazione senza suscitare allora dubbi o accuse. Entrambi i dirigenti sono quotidianamente presenti sul territorio e svolgono il loro lavoro con professionalità, dedizione e senso delle istituzioni, rappresentando un punto di riferimento per la cittadinanza. I consiglieri di maggioranza ribadiscono che è legittimo chiedere chiarimenti, ma evidenziano l’incoerenza politica di chi oggi contesta scelte analoghe a quelle tollerate in passato, ricordando che trasparenza e rispetto delle regole non possono essere invocati in modo selettivo o piegati a esigenze di contrapposizione politica, per rispetto del Corpo di Polizia Locale e di tutti i suoi appartenenti.