Taglio abusivo nei boschi della Sila: sette arresti in pochi giorni
Fermati dai carabinieri del Nucleo Parco tra Petilia Policastro e Mesoraca mentre abbattevano e trafugavano alberi di faggio in aree protette

I carabinieri dei Nuclei Parco di Cotronei e Zagarise hanno arrestato quattro persone nell’ambito di due operazioni distinte, legate al taglio e al furto illegale di legname all’interno e nei pressi del Parco Nazionale della Sila. Il primo intervento è avvenuto in località Cacherva – Jennace, nel territorio di Petilia Policastro (KR), dove un uomo è stato colto in flagranza mentre prelevava tronchi di faggio e ontano appena abbattuti. Parte della legna era già stata caricata su un mezzo pesante, successivamente bloccato dai militari. L’area interessata ricade in una Zona di Protezione Speciale (ZPS), composta da boschi demaniali di proprietà statale, e sottoposta a rigorose tutele ambientali. Oltre al sequestro del veicolo, sono stati confiscati anche gli strumenti utilizzati per il taglio illecito.
Fermati mentre trasportavano legname appena rubato: tre arresti a Mesoraca
Il secondo intervento si è svolto nel comune di Mesoraca, in provincia di Crotone, lungo il confine dell’area protetta del Parco. In località Fratta, i Carabinieri hanno sorpreso tre individui — due provenienti da Petilia Policastro e uno residente a Mesoraca — intenti ad abbattere 27 alberi di faggio ad alto fusto. I tre, fermati a bordo di un autocarro carico di tronchi di grosso diametro, si trovavano su un terreno di proprietà comunale. Anche in questo caso sono scattati l’arresto immediato e il sequestro del mezzo e del materiale boschivo. Tutti e quattro gli arresti delle due operazioni sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria, e per uno dei soggetti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma, dopo la direttissima.
Controlli intensificati a tutela dell’ambiente silano
Le operazioni rientrano in un’azione di controllo sempre più capillare e coordinata per la difesa del patrimonio forestale del Parco Nazionale della Sila, duramente colpito negli ultimi anni da episodi di taglio illegale. Solo pochi giorni prima, i militari del Nucleo Parco di Cotronei avevano arrestato altre due persone per reati simili, portando il totale degli arresti recenti a sette. Le attività di vigilanza rispondono alle linee guida tracciate dalla Procura della Repubblica di Crotone, guidata da Domenico Guarascio, che ha indicato la tutela ambientale tra le priorità investigative del territorio. Il monitoraggio continuo e l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine confermano l’impegno concreto nella lotta contro i crimini ambientali e nel contrasto all’uso illecito delle risorse naturali.