Invalsi 2025: studenti calabresi in difficoltà, in Matematica il 60% non raggiunge i livelli minimi
n Calabria allarme su Matematica e comprensione dei testi. Stabile la dispersione scolastica

Il rapporto Invalsi 2025 fotografa una situazione ancora critica per la scuola calabrese, in particolare per quanto riguarda le competenze in Matematica. In Calabria, così come in Lazio, Campania e Sicilia, circa il 60% degli studenti dell’ultimo anno delle superiori non raggiunge il livello di accettabilità. Si tratta di un dato che conferma una forte criticità nel sistema educativo regionale, soprattutto in una disciplina chiave per l’accesso all’università e al mondo del lavoro.
Le competenze linguistiche: meno della metà raggiunge i livelli attesi
Anche sul fronte della comprensione dell’Italiano scritto, la Calabria non si discosta dal quadro allarmante del Mezzogiorno. Meno della metà degli studenti calabresi è in grado di raggiungere i traguardi previsti in Italiano, a differenza delle regioni settentrionali dove circa il 60% degli allievi si mantiene in linea con gli standard. Solo alcune regioni come la Valle d’Aosta, la Lombardia e il Veneto riescono a mantenere la quota di studenti con competenze inadeguate sotto il 40%, dimostrando la forte disomogeneità territoriale.
Un divario crescente tra Nord e Sud
Il rapporto mette in evidenza un divario profondo tra le regioni settentrionali e quelle meridionali, con differenze che in Matematica arrivano fino a 23 punti percentuali tra Nord Est e Sud e Isole. La Calabria si inserisce in questo contesto con un punteggio medio tra i più bassi, soprattutto nelle competenze numeriche. Il fenomeno è parte di una tendenza internazionale: l’Invalsi segnala infatti come in tutti i Paesi Ocse europei e nordamericani si osservi un calo generalizzato delle competenze matematiche. Tuttavia, in Italia, le disparità territoriali amplificano il problema.
Segnali positivi sulla dispersione scolastica
Accanto alle difficoltà nelle competenze, il rapporto Invalsi 2025 porta però anche una notizia incoraggiante: il tasso di dispersione scolastica precoce tra i giovani tra i 18 e i 24 anni è sceso sotto il 10,2%, l’obiettivo fissato dal Pnrr per il 2026, raggiunto con un anno di anticipo. Questo risultato è un passo importante anche per la Calabria, dove la lotta all’abbandono scolastico è da anni una priorità. Tuttavia, l’ampliamento della platea scolastica porta con sé nuove sfide: tra gli studenti che in passato avrebbero lasciato la scuola, molti presentano oggi difficoltà significative nell’apprendimento, con ricadute sugli esiti medi delle valutazioni.
Oltre un milione di studenti coinvolti
Le prove Invalsi di quest’anno hanno coinvolto circa 960.000 bambini della scuola primaria, 550.000 studenti della scuola media e oltre 1 milione di ragazze e ragazzi delle scuole superiori. In Calabria, come nel resto del Sud, i dati confermano quanto sia urgente un intervento strutturale per rafforzare la qualità dell’insegnamento e colmare i divari che ancora penalizzano migliaia di giovani.