Cortale
Cortale

Cortale è un comune della provincia di Catanzaro, situato nell’istmo della Calabria, la parte più stretta della regione che collega i due mari. Il borgo si adagia elegantemente su un’altura da cui domina le vaste pianure sottostanti, offrendo scorci sulla costa ionica e tirrenica. Con poco più di mille e ottocento abitanti, Cortale conserva un carattere rurale e raccolto, immerso tra campi coltivati, boschi e corsi d’acqua.

Origini e vicende storiche

Le radici di Cortale affondano in epoche remote: secondo fonti tradizionali, la prima presenza documentata del nome risale al XI secolo quando, con il monastero basiliano dedicato a San Michele e ai SS. Cosma e Damiano, cominciò a prendere forma l’abitato. Il nome stesso sembra derivare da un termine greco legato all’allevamento (“nutrire nella stalla”), poi latino cohortale. Nel tempo il borgo subì danni gravissimi con i terremoti che sconvolsero la Calabria nel 1783 e successivamente nel 1905, che obbligarono a ricostruzioni urbanistiche. Il centro storico conserva ancora tracce dell’antico borgo, nelle sue stradine tortuose, nelle “cinque fontane” e “tre fontane” sopravvissute al tempo, nei portali in pietra e nei resti delle antiche abitazioni che raccontano un passato plasmato da fede, comunità e perseveranza.

Chiese, arte e patrimonio culturale

Tra i monumenti religiosi principali spicca la chiesa parrocchiale di Santa Maria Cattolica Maggiore, eretta nel Settecento e arricchita da affreschi, tele e decorazioni che narrano episodi sacri e la devozione locale. Nei capitelli delle navate e alle pareti si notano stili e ambientazioni che riflettono l’influsso dell’arte calabrese dell’epoca. In frazione e in zone periferiche si trovano anche la chiesa di San Giovanni Battista e altri piccoli edifici religiosi che accompagnano il paesaggio con silenziosa presenza. Numerosi dipinti attribuiti alla “Scuola cortalese” rendono omaggio all’artista Andrea Cefaly, figura locale che ha contribuito a dare lustro al nome del borgo attraverso le sue opere.

Economia agricola e il fagiolo di Cortale

L’economia di Cortale è profondamente radicata nell’agricoltura: uliveti, vigne, cereali e ortaggi compongono la trama dei campi circostanti. Un’eccellenza locale è il fagiolo di Cortale, riconosciuto con denominazione comunale d'origine (De.C.O.) e parte del Presidio Slow Food. Esistono cinque varietà tipiche: la Reginella bianca “ammalatèddha”, la Reginetta gialla, la Cannellina bianca, la Cocò gialla e la Cocò bianca. Questi legumi si distinguono per buccia sottile, cottura rapida e alta digeribilità e rappresentano un patrimonio gastronomico legato alle tradizioni contadine del territorio. Un tempo Cortale faceva parte del cosiddetto “triangolo della seta”, e la bachi-sericoltura era praticata anche nell’area rurale locale, attività che tuttora vive in forma tra memoria e ripresa artigiana.

Natura, itinerari e paesaggio d’istmo

Il borgo si inserisce in una geografia che unisce ambiente montano e piana, fiumi e vallate. I boschi circostanti, le gole e le valli offrono percorsi naturali per chi ama camminare o scoprire angoli poco noti. Dal versante alto si possono scorgere, nei giorni limpidi, linee che abbracciano il mare e l’orizzonte calabrese. In corrispondenza dell’antico centro vi sono angoli suggestivi come mulini ad acqua, antiche vasche e fontane storiche che testimoniano il rapporto secolare con l’acqua e l’agricoltura.

Sfide e prospettive di rinascita

Come molti paesi dell’entroterra calabrese, Cortale affronta problemi strutturali: lo spopolamento, la dispersione giovanile, la scarsità di investimenti, le difficoltà nel mantenere servizi essenziali e infrastrutture adeguate. Per invertire la rotta servono politiche che valorizzino l’identità agricola, le produzioni locali, il turismo esperienziale e i giovani che vogliano restare o tornare. Il recupero del centro storico, la promozione del fagiolo De.C.O., la realizzazione di sentieri e itinerari culturali e naturalistici sono leve concrete per ridare vitalità al borgo.

Un borgo di memoria e bellezza

Cortale è un luogo in cui la storia, la fede e la terra si intrecciano. Le sue stradine, la pietra, le fontane, l’arte che porta il segno del Cefaly, parlano di tradizione e radicamento. Non vuole essere un borgo di solo ricordo: ha le carte in regola per essere anche un borgo che guarda avanti, che attrae chi cerca autenticità, che crea reti tra cultura, agricoltura e sostenibilità. Se il borgo saprà riaccendere la speranza con progetti condivisi, Cortale potrà tornare a respirare, a offrire, a vivere.