San Mango D'Aquino
San Mango D'Aquino

San Mango d’Aquino è un comune della provincia di Catanzaro, situato a circa 480 metri sul livello del mare, lungo le pendici interne prospicienti la Valle del Savuto. Il territorio è attraversato da corsi d’acqua come il Savuto (che per un tratto segna anche il confine con la provincia di Cosenza), il Casale e il torrente Giurio.

Il borgo si estende su un’area relativamente ridotta, con un nucleo abitato raccolto e vicoli che si inerpicano tra case in pietra. Da diversi punti panoramici è possibile godere di scorci suggestivi sulle valli sottostanti e sulle alture circostanti, nel segno di un paesaggio rurale ancora dominante.

Radici storiche e memoria feudale

Le origini del paese risalgono al XVII secolo: San Mango d’Aquino, antico “Muricello” o “Casale”, si sviluppò attorno all’anno 1640 come insediamento collegato al dominio dei d’Aquino, famiglia nobiliare che acquisì il feudo del castello di Savuto. Con il tempo, l’area assunse il nome di San Mango — per richiamare l’antico titolo feudale — e progressivamente aggiunse la denominazione “d’Aquino” in onore della famiglia signorile legata alle sue origini.

Nel 1675 la principessa Laura d’Aquino ottenne formalmente il titolo per il villaggio, consolidando l’identità feudale del borgo. La chiesa parrocchiale dedicata a San Tommaso d’Aquino ricevette erezione canonica nel 1653, con il primo parroco nominato per iniziativa ecclesiastica e dei poteri signorili.

Architettura, monumenti e vita religiosa

Tra gli elementi di maggiore interesse architettonico figura la Chiesa Matrice di San Tommaso d’Aquino, con la sua facciata in stile neoclassico, lesene ioniche, portale in pietra e interni con tre navate decorate. La torre campanaria adiacente completa il complesso sacro che domina il tessuto urbano.

Nel borgo si trovano inoltre numerosi monumenti commemorativi dedicati ai caduti, alla pace, a figure religiose e simboli della memoria civile (monumento al lavoro, monumento alla vita, monumento alla Vergine, San Pio, etc.), nonché fontane storiche che animano le piazze e gli angoli del paese.

I vicoli, le piazze e gli scorci incorniciano un centro storico intimo, dove la pietra, il legno e i passaggi stretti raccontano la quotidianità di un piccolo borgo calabrese.

Economia rurale, cultura contadina e valorizzazione locale

San Mango d’Aquino fa parte dell’area di produzione del Savuto Doc., vino tipico calabrese, e il suo territorio è profondamente legato all’agricoltura, all’olivicoltura e alle tradizioni rurali. Il borgo è spesso citato come “radice della cultura contadina”, un luogo in cui usi e memorie del lavoro agricolo sono ancora presenti nel vissuto locale.
Negli ultimi anni l’amministrazione e le comunità locali hanno promosso iniziative volte a valorizzare il patrimonio antropico: eventi enogastronomici, itinerari dei sapori, conservazione delle memorie e promozione turistica. San Mango d’Aquino ha anche ottenuto riconoscimenti per il suo impegno nel verde urbano, entrando nella rete internazionale delle città custodi di foreste urbane.

Sfide, prospettive e attrattive per il domani

Il principale tema per il futuro del borgo è la migrazione: molte famiglie hanno lasciato il paese per cercare lavoro altrove, con un calo demografico costante nel corso degli anni. Secondo dati recenti, la popolazione è diminuita sensibilmente nel corso dei decenni.
Nonostante ciò, San Mango d’Aquino può puntare su una valorizzazione turistica consapevole: promuovendo escursioni naturalistiche, turismo lento, cultura locale e accoglienza in strutture compatte e attrattive. Il recupero del centro storico, il potenziamento dei collegamenti e la promozione delle manifestazioni locali rappresentano leve concrete.

L’identità storica, il legame con la nobiltà dei d’Aquino e la vitalità delle tradizioni contadine costituiscono elementi distintivi che possono attrarre visitatori interessati non solo al panorama, ma anche alla storia vivente del borgo.