La Calabria continua a fronteggiare gravi problemi nella gestione dei rifiuti urbani. Nonostante alcuni progressi, la raccolta differenziata rimane al di sotto degli standard nazionali, e molte aree soffrono per la presenza di discariche abusive e accumuli incontrollati di rifiuti.

Raccolta differenziata: obiettivi lontani

Nel 2024, la raccolta differenziata in Calabria ha raggiunto il 54,8%, con un incremento minimo rispetto all'anno precedente . Questo dato è ben al di sotto dell'obiettivo nazionale del 65%, evidenziando la necessità di interventi più efficaci.

Disparità territoriali e criticità locali

La gestione dei rifiuti varia significativamente tra le province calabresi. Ad esempio, Vibo Valentia ha raggiunto una raccolta differenziata del 69,9%, mentre Crotone si attesta al 21,4% . Queste disparità indicano la necessità di strategie mirate per affrontare le specifiche esigenze locali.

Nuove strategie e investimenti

La Regione Calabria ha aggiornato il Piano di Gestione dei Rifiuti, fissando obiettivi ambiziosi: raggiungere il 75% di raccolta differenziata entro il 2025 e l'80% entro il 2027, eliminando progressivamente il ricorso alle discariche . Inoltre, l'istituzione dell'Autorità regionale Rifiuti e Risorse idriche della Calabria (Arrical) ha portato a una riduzione della spesa regionale da 120 a 100 milioni di euro annui e a una diminuzione dei conferimenti in discarica.

Verso un futuro sostenibile

La Calabria si trova a un bivio nella gestione dei rifiuti. Mentre le sfide persistono, le nuove strategie e gli investimenti indicano una volontà di cambiamento. Il successo dipenderà dall'efficacia dell'implementazione delle politiche e dalla collaborazione tra istituzioni e cittadini per costruire un sistema di gestione dei rifiuti più efficiente e sostenibile.