Savuto, cuore nascosto della Calabria tra vigne, borghi e tradizioni
Un viaggio nell’entroterra cosentino tra paesaggi silani, eccellenze enogastronomiche e sfide di rilancio per un territorio ricco di storia e potenzialità

Il territorio del Savuto si estende nella parte centro-settentrionale della Calabria, prevalentemente in provincia di Cosenza, sfiorando anche alcuni comuni del Catanzarese. È una zona montuosa, che si sviluppa lungo le pendici dell’altopiano della Sila, con altitudini che viaggiano mediamente intorno ai 700‑800 metri, ma con valli e borghi che scendono fino ai livelli più bassi verso il mare. Il fiume Savuto, che dà nome al comprensorio, nasce in Sila e attraversa un paesaggio ricco di foreste, corsi d’acqua e terrazzamenti, per sfociare infine nel Tirreno dopo aver attraversato numerosi comuni. Un territorio segnato dalla natura: boschi di castagno, cerri, vegetazione mediterranea si alternano, restituendo scenari che mutano con le stagioni, dal verde intenso dell’estate all’esplosione cromatica dell’autunno.
Economia, produzione agricola e viticoltura Savuto DOC
Nonostante le difficoltà legate all’accessibilità e alla perifericità, il Savuto mantiene una solida vocazione agricola. Tra le produzioni più significative spicca la viticoltura: il vino Savuto DOC, nei suoi vari tagli – bianco, rosso, rosato, classico e superiore – rappresenta un’eccellenza riconosciuta. I vitigni impiegati variano dal mantonico e greco bianco per i vini bianchi, fino al gaglioppo, all’aglianico e al greco nero per i vini rossi, ciascuno con caratteristiche specifiche che riflettono il microclima, il suolo e l’altitudine del luogo. Oltre al vino, il territorio è ricco di produzioni minori ma autentiche: salumi norcini, olio d’oliva, frutti locali, che mantengono vive tecniche tradizionali assai apprezzate. Uno degli esempi è il comune di Belsito, noto per la norcineria artigianale, con salumi che riflettono storia e sapore del territorio.
Sfide e prospettive: turismo, infrastrutture e sviluppo sostenibile
Il Savuto affronta oggi sfide importanti: la spopolamento, la difficoltà di mantenere servizi essenziali, la viabilità interna spesso precaria, specie nei periodi invernali o con condizioni meteo avverse. Tuttavia, sono in atto strategie che puntano al rilancio. L’area “Reventino‑Savuto” è stata individuata come area interna per lo sviluppo: questo comporta finanziamenti per infrastrutture, mobilità, servizi sanitari, e nuove azioni per valorizzare l’artigianato e il turismo rurale. Il patrimonio storico, i borghi, le feste popolari, i musei della civiltà contadina – come quello di Grimaldi – rappresentano risorse fondamentali su cui costruire un’offerta turistica autentica. Se sostenuta da politiche locali efficaci, la combinazione di natura, produzioni tipiche, storia e cultura può trasformare il Savuto in una meta concreta non solo per visitatori, ma per chi cerca un modello di vita più lento, più radicato e sostenibile.