Tirocinanti della Cultura dimenticati: la denuncia di Anna Laura Orrico
La deputata del Movimento 5 Stelle incontra i tirocinanti calabresi del MiC

"Ieri ho incontrato, insieme alla presidente del Consiglio comunale di Lungro Valentina Pastena, una rappresentanza dei tirocinanti calabresi del Ministero della Cultura", afferma Anna Laura Orrico, deputata e coordinatrice calabrese del Movimento 5 Stelle. "Da quasi un anno chiedono solo ciò che il governo Meloni e il presidente Occhiuto si erano impegnati a garantire: la possibilità di lavorare con un contratto dignitoso, dopo decenni di attività essenziali svolte nelle nostre pubbliche amministrazioni con inquadramenti indecenti".
Volti e storie di chi tiene aperti i nostri luoghi della cultura
"Sono storie di persone – continua Orrico – che in tutti questi anni hanno prestato servizio presso gli uffici del Ministero della Cultura accogliendo visitatori, svolgendo funzioni tecniche e amministrative, con competenza e dedizione. Volti di donne e uomini, madri e padri, figli e figlie che chiedono solo di poter continuare il proprio lavoro nella propria terra, con dignità. Una terra in cui troppo spesso il lavoro è ancora visto come favore o ricatto".
Precariato endemico e promesse tradite
Ma i tirocinanti del MiC non sono un caso isolato. "Purtroppo – denuncia la deputata – non sono gli unici a dover fare i conti con la politica regionale parolaia, che parla tanto di lotta al precariato ma poi agisce ben poco. Si vuole forse replicare lo stesso schema già visto con i Tirocinanti dell’Inclusione Sociale, senza i quali molti Comuni non riuscirebbero nemmeno ad aprire al pubblico?"
L’elemosina dei 25mila euro: uno scaricabarile sui Comuni
Il contributo proposto dalla Regione Calabria – 25 mila euro per ogni tirocinante, destinato a finanziare una possibile assunzione – viene definito da Orrico "un’elemosina". "Questa cifra, oltre a essere insufficiente, sposta tutto il peso economico sui Comuni, che dovrebbero attingere a risorse proprie per completare la stabilizzazione. È una presa in giro istituzionalizzata".
Il precedente degli Lsu/Lpu: il M5S aveva mostrato la strada
"Bene ha fatto, seppur timidamente, la presidente dell’Anci Calabria Rosaria Succurro a ricordare il lavoro fatto dal Movimento 5 Stelle al governo. I colleghi Auddino e Tucci, per esempio, si sono battuti per la stabilizzazione di 20 mila lavoratori LSU/LPU, ottenendo 59 milioni di euro dal governo centrale, mentre la Regione mise solo una parte residuale. Quello sì che fu un intervento strutturale".
La domanda finale: dove sono i fondi del governo Meloni?
"Ci chiediamo allora – conclude Orrico – dove siano finiti i fondi promessi dal governo Meloni per i Tirocinanti dell’Inclusione Sociale e per quelli del Ministero della Cultura. Quanto ancora si vuole tenere questi lavoratori appesi all’amo? Basta campagne elettorali perpetue sulla pelle di chi lavora".